Stefanel: lo storico marchio veneto verso l’amministrazione straordinaria
Stefanel si muove verso l’amministrazione straordinaria dopo la relazione favorevole del commissario. In una nota arrivata ieri il gruppo trevigiano dell’abbigliamento ha annunciato che il commissario giudiziale della procedura di amministrazione straordinaria del gruppo, Raffaelle Cappiello, ha depositato presso il tribunale di Venezia la relazione contenente la descrizione delle cause dello stato di insolvenza di Stefanel e ha espresso “una valutazione favorevole circa la sussistenza delle condizioni per l’ammissione della società alla procedura di amministrazione straordinaria”.
Le prossime tappe
La questione ora passa nelle mani del tribunale di Venezia che ha trenta giorni di tempo (a partire da ieri), tenuto conto del parere e delle osservazioni depositati, nonché di ulteriori accertamenti eventualmente disposti, per dichiarare con decreto motivato se sussistono le condizioni per l’apertura della procedura di amministrazione straordinaria di Stefanel. Il gruppo veneto dell’abbgliamento aggiunge che “al momento si prevede che, entro dieci giorni dalla data dell’8 agosto 2019, il ministero dello Sviluppo Economico depositerà il proprio parere in ordine all’ammissione di Stefanel alla procedura di amministrazione straordinaria”.
Nei mesi scorsi Stefanel ha depositato presso il tribunale di Venezia l’istanza di rinuncia alla procedura di concordato preventivo e presentato un’istanza per la dichiarazione dello stato di insolvenza, propedeutica alla prospettata ammissione della stessa alla procedura di amministrazione straordinaria.
Il gruppo, fondato nel 1959 da Carlo Stefanel come Maglificio Piave e divenuto solo nel 1980 Stefanel con la guida del figlio Giuseppe, alla fine del 2017 ha visto l’ingresso di nuovi azionisti al 71% i fondi Oxy e l’inglese Attestor, mentre Giuseppe Stefanel ha mantenuto una quota del 16,4%. Lo scorso 15 gennaio, l’assemblea straordinaria degli azionisti di Stefanel ha preso atto della situazione patrimoniale al 30 settembre 2018, dalla quale emerge una perdita complessiva di 20,98 milioni di euro e un patrimonio netto di 7,5 milioni”.