News Finanza Notizie Italia Spread si infiamma e vola a 235 pb, Btp in tensione con ipotesi elezioni a ottobre

Spread si infiamma e vola a 235 pb, Btp in tensione con ipotesi elezioni a ottobre

9 Agosto 2019 09:04

Impennata subito in avvio di giornata per lo spread Btp-Bund. Il differenziale di rendimento, già salito di oltre 10 punti base ieri arrivando a 209 pb, stamattina ha aperto in forte rialzo e sale di oltre il 14% a 235 pb. Il tasso del Btp a 10 anni si è spinto fino all’1,75%. Agli investitori non piace la crisi del governo che ieri si è consumata con Matteo Salvini che ha forzato la rottura dell’alleanza con il M5S.

Si è consumata ieri la giornata che ha sancito la fine dell’esperienza del governo gialloverde. Dopo l’affondo della Lega, confermato in serata dalle parole di Salvini da Pescara, è arrivata a tarda sera la conferenza stampa del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, a confermare che non si dimetterà dopo una giornata convulsa che ha portato al concretizzarsi della rottura tra Lega e M5s. Conte, nel giorno del suo 55esimo compleanno, si presenta davanti alla stampa scuro in volto e subito chiarisce la sua posizione: “Farò in modo che la crisi sia la più trasparente della vita repubblicana. Non spetta al ministro dell’Interno deciderne i tempi o convocare le Camere”. “Come ho già chiarito nel corso della mia informativa sulle inchieste russe, personalmente non considero il confronto tra governo e Parlamento un molesto orpello del nostro sistema democratico”, aggiunge il premier. POi arriva l’attacco frontale al leader leghista, reo di aver forzato la crisi di governo. “Non accetterò più che si alimenti la narrativa del governo dei no, perché questo esecutivo ha parlato poco e lavorato molto. Non era in spiaggia (chiaro riferimento al ministro dell’Interno, ndr), ma ogni giorno, nelle sedi istituzionali, a lavorare. È Salvini a dover spiegare al Paese i motivi della rottura”.

Salvini vuole che le elezioni abbiano luogo il prima possibile. Non fa date. “Prima si fa e meglio è – ha detto il leader leghista da Pescara – e ogni giorno che si perde è un giorno che fa male al Paese. Non vorrei che ci fosse qualcuno che vuole andare per le lunghe”. “I parlamentari alzino il culo e lunedì siano in Parlamento”, conclude Salvini. L?ipotesi più probabile è di elezioni il 20 ottobre.