Trump su Twitter: “nostro problema non è la Cina, ma la Fed”
Il presidente americano, Donald Trump, torna nuovamente all’attacco della Federal Reserve (Fed), chiedendo altri tagli dei tassi e A un ritmo più veloce. E lo fa citando l’azione di altre banche centrali (quella della Nuova Zelanda, dell’India e della Thailandia) che nelle ultime ore hanno annunciato di avere abbassato il costo del denaro.
“Il nostro problema non è la Cina, visto che siamo più forti che mai. Il denaro si sta riversando negli Stati Uniti mentre la Cina sta perdendo migliaia di imprese che si trasferiscono in altri Paesi e la loro valuta è sotto attacco – scrive Trump su Twitter -. Il nostro problema è una Federal Reserve troppo orgogliosa per ammettere il suo errore di avere agito troppo in fretta e di avere deciso troppe strette monetarie (e io avevo ragione)”.
Non uno, ma diversi i tweet che il numero uno della Casa Bianca dedica alla Fed. “Deve tagliare i tassi più velocemente e di molto e deve mettere fine alle ridicole strette, ora”, aggiunge Trump che critica anche il fatto “la curva dei rendimenti ha un margine troppo ampio, e non c’è inflazione. È terribile osservare questa incompetenza soprattutto quando le cose potrebbero essere risolte molto più facilmente”. “Vinceremo comunque, ma sarebbe molto più facile se la Fed capisse, cosa che non fa, che siamo in competizione con altri paesi, che vogliono fare bene a nostre spese”, conclude Trump.