Nuovo tracollo di Bio-on (-19%), titolo torna sui minimi del 25 luglio
Non si arrestano le vendite su Bio-on. Il titolo della società emiliana, che concede in licenza e produce le bioplastiche, è in asta di volatilità dopo aver toccato un minimo a 17,02 euro, in ribasso del 19,52%. La seduta di ieri si è conclusa con un rosso del 22,53% per la società quotata sull’Aim.
Il fondo speculativo Quintessential ha lanciato pesanti accuse a Bio-on, parlando di una grande bolla, basata su tecnologia improbabile, con fatturato e crediti essenzialmente “simulati” grazie ad un network di scatole vuote. Attacco che ha provocato il crollo in Borsa di Bio-on, quotata sull’AIM Italia, che prima dello scoppio del caso capitalizzava oltre 1 miliardo di euro.
L’azienda emiliana ha ribattuto a più riprese alle accuse di Quintessential, mettendo in campo anche i pareri di due esperti in campo scientifico.
Ieri Unilever ha confermato che la partnership con Bio-on è operativa da aprile e riguarda la linea di cosmetici per la protezione solare My Kai, di cui Bio-on cura lo sviluppo e Unilever la distribuzione. Quintessential ha precisato che nel suo report su Bio-on non ha in alcun modo messo in discussione l’operatività della joint venture tra Bio-on e Unilever, né tantomeno l’effettiva disponibilità sul mercato delle creme solari My Kai. Il punto sollevato da Quintessential è la dimensione di questa produzione, i cui dati non sono stati resi ancora disponibili.
Ieri Bio-on ha pubblicato una nota in cui Luca Tosto, titolare dell’azienda Walter Tosto che ha fornito i reattori per l’impianto di produzione di bioplastiche di Castel San Pietro Terme, comunica di aver investito in Bio-on una cospicua somma di denaro in questi ultimi giorni.