Per Piazza Affari tonfo del 2%, FCA e banche sotto stress
Mercati nervosi alla vigilia della Fed con tanti i fattori di pericolo, a partire dal riacutizzarsi del rischio guerra commerciale con le dure parole di Donald Trump contro la Cina. Sullo sfondo anche il rischio hard Brexit e i deboli dati macro (Pil Francia sotto attese). In Italia tiene banco anche lo spread, tornato nel corso della seduta sopra il 200 pb, nonostante l’esito positivo dell’asta Btp con 7,25 mld di titoli piazzati e rendimenti ai minimi da aprile 2018 per i titoli a 5 e 10 anni.
Sul Ftse Mib soffrono banche e Fca. L’indice Ftse Mib, sceso dello 0,59% ieri, ha ceduto in chiusura l’1,99% dell’1,32% a 21.274 punti. Tra le banche quasi -4% per Bper. Unicredit è scesa del 3,22% azzerando i guadagni da inizio mese. Le stime di consensus vedono l’utile netto di Unicredit balzare a 2,225 miliardi nel secondo trimestre 2019, più che raddoppiato dagli 1,02 mld dell’analogo periodo 2018 in virtù di poste straordinarie per quasi un miliardo di euro relative alla cessione della quota del 17% detenuta in FinecoBank. I conti arriveranno il 7 agosto. Domani invece sarà il turno dell’altra bog Intesa Sanpaolo (-1,26%).
Tra i finanziari pronunciata debolezza anche per Poste Italiane (-2,6%) che oggi diffonderà i conti del secondo trimestre.
Molto male anche FCA (-4,32%) che è stata anche sospesa al ribasso con gli investitori impauriti dalle nuove tensioni commerciali. Fca domani diffonderà i conti del secondo trimestre. Oltre -2% per Stm in attesa dei conti di Apple.
Segno meno per Italgas (-1,77%) che ha chiuso il primo semestre con ricavi totali per 609,4 milioni di euro, in aumento di 13,8 milioni rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. L’Ebitda ammonta a 433,9 milioni, in aumento del 2,3% rispetto al primo semestre 2018, mentre L’Ebit si attesta a 241,6 milioni di euro (+8,3% su base annua). L’utile netto nel primo semestre 2019 ammonta a 166,2 milioni di euro, in aumento del 10,3% rispetto al pari periodo dello scorso anno, come conseguenza dell’incremento dell’utile operativo.
Lieve segno più (+0,28%) invece per Amplifon che ha recuperato dopo un iniziale tonfo a seguito della diffusione dei conti trimestrali.