Palm, lo smartphone che vuole disintossicarci dallo smartphone (a caro prezzo)
Può uno smartphone essere completo di tutto e al contempo stare nel palmo di una mano? È arrivato anche in Italia Palm, il micro-smartphone grande come una carta di credito e con un obiettivo davvero ambizioso per i nostri tempi: liberarci dalla dipendenza da smartphone. Ha le carte in regola per farlo? Sì, ma qualche compromesso ce l’ha anche lui, e non di poca importanza.
UNA STORIA IMPORTANTE Il telefonino porta su di sé l’effige della Palm, un’azienda storica famosa per aver dato i natali ai primi Pda, quei protosmartphone che portavano il digitale nelle nostre tasche prima degli smartphone stessi. Acquisita da U.S. Robotics nel 1995, poi da 3Com nel 1997 e infine da Hp, l’azienda è ufficialmente deceduta nel 2001 ma il marchio è stato acquistato dai cinesi di Tcl, azienda proprietaria anche di Alcatel e BlackBerry.
CARATTERISTICHE 63 grammi di peso, display da 3,3 pollici con risoluzione HD, connessione 4g. A bordo monta il processore Qualcomm Snapdragon 435, quello che solitamente viene montato sugli smartphone base di gamma. Piattaforma Android, 3 gb di memoria Ram, 32 di Rom e batteria da 800 mAh. Immancabile la doppia fotocamera frontale a 8 megapixel e una posteriore da 12 mpx. Resiste ad acqua e polvere, classica doppia fotocamera, una frontale da 8 megapixel e una posteriore da 12 megapixel e c’è anche lo sblocco con riconoscimento facciale.
RESTARE CONNESSI, MA NON TROPPO L’azienda dice di voler garantire la possibilità di restare connessi “senza perdersi la magia degli attimi più importanti della propria vita”. Presente, infatti, anche la modalità “Life Mode”, che consente di disabilitare notifiche e connessioni a internet varie per concedersi un sano detox dalle attività che portano l’utente sempre online. Oltretutto, è “creato per sportivi”, perché facile da portarsi dietro durante la propria attività, dando la possibilità anche di ascoltare musica con Spotify (o app simili) o misurare la distanza percorsa.
LE NOTE DOLENTI (E INCOERENTI) Il prezzo non è decisamente compatto: 349 euro, che basterebbero per comprare un qualsiasi altro smartphone di fascia medio-alta. Il Palm, tuttavia, non è paragonabile con altri prodotti: è unico nel suo genere e poco ha a che fare con le alternative, che possiamo volgarmente chiamare “cineserie”, presenti già sul mercato a un prezzo molto più basso. C’è da dire che non è un prodotto in grado di sostituire lo smartphone principale, mentre è sicuramente più utile come secondo smartphone. Altra cosa che fa storcere il naso è la mancanza di NFC: uno cellulare che entra (davvero) in un portafoglio, come può non avere al suo interno la tecnologia per effettuare pagamenti digitali?
In ogni caso, Palm è sicuramente un prodotto interessante, originale e innovativo, ma che potrebbe riferirsi a una clientela più attenta al design che a tutte le sue, uniche, caratteristiche.