Telecom superstar a Piazza Affari, il Ftse Mib paga toni di sfida di Salvini. Ubi la peggiore
Venerdì incolore per Piazza Affari complice l’effetto spread. Le parole perentorie di Matteo Salvini hanno contribuito alla risalita dello spread fino a 196 punti base (ieri aveva toccato un minimo a 177 pb dopo la Bce). Il leader della lega e vice premier ha lanciato una sorta di ultimatum al ministro dell’economia Giovanni Tria. “Sicuramente la Lega non voterà mai una manovra economica timida e da pochi spiccioli”, ha detto Salvini, facendo intendere che in autunno potrebbero tornare tensioni sul fronte rispetto vincoli sui conti pubblici.
In chiusura il Ftse Mib ha segnato una contrazione dello 0,30% a quota 21.837 punti. In coda al Ftse Mib i titoli bancari con UBI Banca scesa di oltre il 3 per cento. Male anche Unicredit (-0,75%) nonostante la nuova cessione di crediti in sofferenza per 450 mln di euro.
In lieve calo la big Eni (-0,08%) che ha deluso il mercato con un utile netto adj sotto le attese. Confermata comunque la guidance per l’intero 2019 sul fronte produzione e la politica dividendi con un accondo di 0,43 euro. Tra i titoli in rialzo invece Saipem (+0,79%) all’indomani della pubblicazione dei conti semestrali, che hanno segnato un ritorno all’utile per il gruppo e hanno visto gli ordini in aumento. Berenberg mantiene il rating buy e porta il prezzo obiettivo da 6,1 a 6,2 euro. “Saipem si sta gradualmente riprendendo, registrando una sostanziale crescita degli ordini nel secondo trimestre unita a forti margini nelle divisioni E&C”, scrivono gli esperti. Anche Kepler Cheuvreux ha rivisto al rialzo il target che sale da 6 a 6,5 euro, reiterando la raccomandazione buy.
Miglior titolo di giornata è stato Telecom Italia, arrivata a guadagnare il 4% vicino a quota 0,52 euro. Nel pomeriggio è stato annunciato l’accordo con Vodafone per integrare le rispettive infrastrutture passive di rete in Inwit, la società delle torri del gruppo italiano, dando vita alla più grande Towerco italiana e la seconda in Europa con oltre 22mila torri. Firmata anche la partnership tra TIM e Vodafone per la condivisione della rete mobile., in particolare della componente attiva della rete 5G e degli apparati attivi della rete 4G e l’ampliamento dell’attuale accordo di condivisione delle infrastrutture di rete passive.