Euro sconta dati Eurozona e timori per Germania. Scivola a minimo in due mesi sul dollaro
Euro sotto pressione, in attesa della riunione del Consiglio direttivo della Bce di Mario Draghi, in calendario nella giornata di domani, giovedì 25 luglio.
La moneta unica ha scontato oggi la pubblicazione dei dati macro negativi arrivati dal fronte dell’Eurozona, scivolando fino al minimo dallo scorso 30 maggio, ovvero al valore più basso degli ultimi due mesi, a $1,1127 e ampliando così la perdita accusata in questo mese a -2,1% nei confronti del dollaro.
Alle 14 circa ora italiana, il rapporto euro-dollaro è piatto a $1,1144. L’euro è sotto pressione anche nei confronti della sterlina, con il rapporto GBP-EUR che sale al massimo in un mese.
La sterlina viene scambiata a 1,1226 euro, al valore più alto dal 21 giugno scorso. La valuta britannica guadagna anche sul dollaro, salendo oltre $1,25.
Oggi la società IHS Markit ha diffuso l’indice Pmi Composite dell’Eurozona relativo al mese di luglio. Il dato è sceso a 51,5 punti dai 52,2 punti di giugno, facendo peggio delle attese e avvicinandosi pericolosamente alla soglia dei 50 punti.
Scomponendo il dato Composite, il Pmi dei servizi dell’area euro è sceso dai 53,6 punti di giugno a 53,3 punti, in linea con le attese, mentre l’indice Pmi manifatturiero si è confermato in fase di contrazione per il sesto mese consecutivo, scivolando al ritmo più veloce dal 2012, ovvero in sette anni. Il dato è sceso a 46,4 punti dai 47,6 punti di giugno. Gli analisti di Reuters avevano previsto un trend invariato.
Riflettori puntati soprattutto sull’economia numero uno dell’Eurozona, la Germania. Brusco il calo dell’indice Pmi manifatturiero, scivolato a 43,1 punti, dai 45 di giugno e sprofondato ulteriormente in fase di contrazione.
Per l’indice Pmi tedesco, è la performance peggiore in sette anni, fattore che alimenta il timore che la prima economia dell’Europa scivoli in recessione.