Shock tagli UniCredit: per Bloomberg fino a 10.000 dipendenti a casa. FABI: ‘pronti a fare a cazzotti’
Alert per il sistema bancario italiano, già alle prese con il dossier Carige. Stando ad alcune indiscrezioni riportate da Bloomberg non solo Deutsche Bank, ma anche UniCredit starebbe valutando un ambizioso piano di ristrutturazione, che prevederebbe 10.000 tagli e, in generale, la riduzione del 10% dei costi operativi.
A rischio sarebbero in particolar modo i posti di lavoro italiani: UniCredit si unirebbe così ad altre grandi banche europee tagliando i costi e riducendo il numero di posti di lavoro, come Deutsche Bank, che ha stimato 18.000 posti di lavoro tagliati e Societe Generale, che ad aprile ha annunciato l’intenzione di tagliare 1.600 posti di lavoro a livello globale.
Così ha detto Lando Sileoni, numero uno della FABI:
“Se fosse vero sarebbe una vergogna, siamo pronti alla mobilitazione. Manovre di questo tipo sono operazioni di sciacallaggio, tutte a danno del personale, di una banca che pretende di fare affari in Italia senza tener conto del contesto sociale del Paese»”.
All’Ansa Sileoni aveva detto: “Messaggio a Jean Pierre Mustier, ceo di Unicredit: se queste indiscrezioni fossero confermate stavolta si fa a cazzotti e se serve useremo altro”.