Conti deposito: una ‘passione’ che gli italiani non abbandonano
Vuoi per la volatilità dei mercati vuoi per i repentini cambio di passo dello spread o più in generale per il clima di incertezza che si respira, fatto sta che quando si parla di investimenti gli italiani continuano a trovare rifugio nei conti deposito. A confermare questa passione degli investitori italiani è l’ultimo osservatorio sui conti deposito elaborato da ConfrontaConti (Gruppo MutuiOnline) con i dati aggiornati al 30 giugno 2019.
In accelerazione le richieste dei depositi 15-20mila euro
Uno dei trend in primo piano nei primi sei mesi dell’anno è la performance messa a segno dai depositi il cui importo è compreso nella fascia tra 15mila e 20mila euro, con la quota relativa è balzata al 35,8% dal 20,4% registrato nella seconda metà del 2018. “Si tratta di un massimo storico, che va confrontato con il trend registrato da questa fascia dal 2010, sempre di poco superiore all’8%, con l’eccezione – appunto – dell’accelerazione al 20,4% registrata nel secondo semestre del 2018 dall’8% dei primi sei mesi”, si legge nel rapporto. Nello stesso periodo sono ulteriormente calati i conti deposito con importi sopra i 50mila euro, scesi al nuovo minimo storico di 24,4% nel semestre a giugno dal 30,4% registrato negli ultimi sei mesi dello scorso anno. “Un movimento che – spiegano da ConfrontaConti – potrebbe riflettere gli effetti di una crisi prolungata, che costringe questa categoria di risparmiatori a intaccare il capitale, o il desiderio di puntare su altri mercati ritenuti altrettanto sicuri (come l’immobiliare) per cogliere l’opportunità del mix tassi bassi-prezzi bassi”.
Cala anche la quota dei conti deposito il cui importo è compreso tra i 20mila e i 50mila euro (al 16,5% dal 19,6% del semestre a dicembre) e per quelli nella fascia 10.001-15mila (al 2% dal 2,4%). Segno negativo anche per i conti deposito più piccoli: al 12,7% dal 16,1% per quelli tra 5.001 e 10mila e all’8,7% dall’11,1% quelli sotto i 5mila euro.
C’è un altro trend che si fa largo nei primi sei mesi del 2019 e riguarda i depositi non vincolati che rendono meno ma permettono di ‘girare’ in maniera più agevole e rapida il denaro depositato. Nella prima parte dell’anno, secondo l’osservatorio, le richieste di apertura di questo tipo di conto deposito, hanno registrato un aumento, al 15,9% dal 10,9% dei sei mesi a tutto dicembre. Le richieste di depositi vincolati sono di conseguenza scese all’84,1% del totale dall’89,1%. Stesso discorso se si osserva il grafico delle richieste per durata di investimento, che ha visto nel semestre preso in considerazione un balzo al 47,5% del totale (dal 38,8%) di chi ha scelto una durata compresa tra 7 mesi e un anno.