Salvini lancia ultimatum: altri 3 no dei 5S ed è crisi, voto a Ursula mi fa temere manovra alla Monti
Matteo Salvini all’attacco contro il M5S e fa capire che la possibilità di una crisi di governo è concreta. In un’intervista al Corriere della Sera, il vice premier lancia un nuovo diktat riferendosi alla possibilità di una crisi prima che si chiuda la finestra elettorale valuda per un eventuale voto a settembre. “Io non credo alle finestre e non credo che restino solo due o tre giorni. Dieci? Neanche, non è così stretta. Poi c’è l’autonomia, la riforma della giustizia, la manovra. Con questi tre passi vado avanti, con tre no cambia tutto”. Alla domanda diretta se allora cade il governo, il leader leghista dice: “È una scelta dei 5 Stelle, le cose o si fanno o non si fanno. Mi auguro che il loro voto a Merkel e Macron non significhi una manovra alla Monti. Il buongiorno si vede dal mattino e io non so se Ursula von der Leyen sta lì che aspetta di fare crescere l’Italia. Fra qualche mese chiederemo conto a chi l’ha votata, perché avremmo potuto cambiare la storia”.
Non manca un riferimento al premier Conte che riferirà al parlamento il 24 luglio sul caso Russia. “Mi chiedo cosa mai debba riferire Conte sulla Russia – argomenta Salvini – D’altronde lui ribadisce ogni giorno che è il presidente del Consiglio. Chi l’ha mai messo in dubbio? Io non mi alzo la mattina dicendo ‘Matteo sei il ministro dell’Interno, accidenti!’. Detto questo ci andrò in Parlamento, a ribadire quello che ho sempre detto”.