Piazza Affari chiude debole: -4% Bper, male i titoli oil
Passo falso oggi per Piazza Affari complici le crescenti tensioni tra Occidente e Russia. Crescono di fatto i timori di un’invasione russa dell’Ucraina con i ribelli sostenuti dalla Russia e le forze ucraine ci si sono scambiati il fuoco lungo il confine in quello che i funzionari occidentali hanno descritto come un possibile pretesto creato da Mosca per invadere.
II presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che la minaccia di un’invasione è “molto alta”. Di contro la Russia ha espulso il vice ambasciatore degli Stati Uniti Bartle Gorman.
Sul fronte banche centrali, ieri sera le minute della Fed hanno indicato che l’inflazione non sta interessando più soltanto settori colpiti da pandemia e la banca centrale Usa ritiene ‘appropriato ridurre in modo significativo bilancio con alcumi membri del board favorevoli a terminare prima il QE.
Il Ftse Mib segna a fine giornata -1,11% a 26.669 punti.
A Milano spicca oggi il -2,83% di Tenaris complice il calo dei prezzi del petrolio che hanno offuscato l’iniziale effetto traino dato al titolo dai numeri trimestrali oltre le attese. Il gruppo ha archiviato il quarto trimestre 2021 con un utile netto pari a 336 milioni di dollari rispetto ai 110 milioni dell’analogo periodo nel 2020 e con ricavi che sono cresciuti dell’82% a circa 2,06 miliardi contro 1,13 miliardi di un anno fa (+17% t/t). I risultati sono migliori del consensus Bloomberg che indicava un giro d’affari di 2 miliardi di dollari e profitti di 272,8 milioni.
Male anche Saipem (-2,76%) con le ultime indiscrezioni riportate da Bloomberg che vedono la società di servizi petroliferi al lavoro per un aumento di capitale da 1,5/2 miliardi di euro e una rinegoziazione del debito per circa 1 mld. Saipem, che tra un mese presenterà il nuovo piano, potrebbe mettere in vendita delle attività di perforazione con la prospettiva di incassare circa 1 mld.
Le banche confermano la debolezza evidenziata alla vigilia con Unicredit scivolata indietro del 2,7% circa; -1,86% per Intesa Sanpaolo e -3,98% per Bper. Tra gli assicurativi in calo Generali (-1,82%) con il presidente Gabriele Galateri di Genola che ha annunciato che non si candiderà per prossimo rinnovo cda.
Infine, colpita dalle vendite anche Stellantis (-1,86%) che a gennaio evidenzia un calo del 12,4% delle immatricolazioni dei marchi del suo gruppo in Europa. Limia i cali Moncler (-0,43%) grazie ai conti decisamente oltre le attese diffusi dal colosso francese Kering.