Case: prezzi fermi, ma non ovunque. A Milano su di oltre il 4%, anche se Firenze rimane la più cara
Dopo il periodo di crisi, il mercato immobiliare in Italia sta attraversando una fase di stallo che potrebbe anticipare la risalita dei prezzi delle case. Secondo l’Osservatorio di Immobiliare.it, a livello nazionale, il prezzo medio si è attestato a 1.879 euro al metro quadro, in calo di appena lo 0,2% (dati relativi al primo semestre dell’anno). Ma molto dipende dall’area e dalla città.
La fase di stallo dei prezzi coinvolge ormai tutte le aree del Paese, con percentuali di variazione dei prezzi sempre prossime allo zero. L’unica che arriva all’1% in negativo è quella rilevata al Sud, dove nel corso dei primi sei mesi dell’anno i costi sono scesi a 1.552 euro/mq. Al Centro il prezzo medio si conferma essere il più caro in assoluto, con 2.234 euro al metro quadro, frutto di un calo semestrale dello 0,7%. Solo il Nord registra valori in crescita, seppur di appena lo 0,5% che porta il costo medio delle abitazioni a 1.926 euro/mq.
A Milano i prezzi crescono di più, ma è Firenze la città più cara
A seguito di un aumento semestrale del 2,8%, si conferma Firenze la città italiana più cara per gli acquisti immobiliari: qui il prezzo medio richiesto è di 3.810 euro al metro quadro. La seconda rimane Milano, città della crescita record per il primo semestre dell’anno, con un incremento dei valori pari al 4,3%, che portano i costi a una media di 3.466 euro/mq.
“Anche se non ha ancora raggiunto i valori di Firenze, il capoluogo meneghino continua a segnare aumenti dei prezzi in tutti i quartieri e ci aspettiamo che la recente vittoria dei giochi olimpici invernali 2026 accelererà questa rivalutazione immobiliare che in città non ha mai subito grandi crisi”, sottolinea Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it.
Tornando al podio, Roma mantiene il terzo posto ma nella Capitale i valori registrano oscillazioni negative, minime a livello semestrale (-0,8%) ma più importanti su base annuale. I prezzi richiesti a Roma sono scesi infatti del 2% rispetto a quelli dello stesso mese dell’anno scorso, attestandosi su una media di 3.148 euro/mq.
Chi scende e chi sale
Il primo semestre dell’anno ha visto crescere del 3,4% i prezzi medi di Cagliari mentre sembra rallentare ma senza arrestarsi la crescita di Bologna, dove in sei mesi i costi delle abitazioni sono aumentati dell’1,2%, arrivando a una media di 2.786 euro al metro quadro. Registrano oscillazioni prossime allo zero ma in territorio positivo anche Trieste, Campobasso e Torino.
Tutte le altre città capoluogo hanno registrato in questa prima parte dell’anno variazioni dei prezzi negative, poco evidenti in alcune ma ancora molto forti in altre. Il record negativo spetta a Palermo, dove si è registrato un -4,6% su base semestrale. Oscillano fra il 2 e il 3% in negativo le variazioni rilevate a L’Aquila, Bari e Aosta.
I due capoluoghi di regione più economici in cui comprare casa rimangono Campobasso e Catanzaro, dove i valori medi richiesti da chi vende superano di poche decine di euro la soglia dei 1.000 al metro quadro.