Le colline del Prosecco ora patrimonio dell’Umanità, ‘Il made in Italy’ festeggia
Forse molti stranieri faticano a pronunciare il suo nome, ma sempre più numerosi apprezzano le qualità di quello che è il vino italiano più conosciuto al mondo. Si tratta del Prosecco il cui valore unico è stato riconosciuto su scala globale. Le ‘Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene’ sono, infatti, ufficialmente entrate a far parte della squadra di siti italiani Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Ad annunciare la vittoria ufficiale il ministro della Cultura dell’Azerbaijan, Abulfas Garayev, da Baku, durante la 43esima sessione del Comitato del Patrimonio mondiale Unesco, con delibera unanime dei 21 Stati membri del Comitato, a conferma dell’alta qualità della candidatura italiana.
“Con la decisione dell’apposito Comitato di selezione Unesco, si riconosce il valore universale di un paesaggio culturale e agricolo unico, scaturito da una straordinaria, sapiente interazione tra un’attività produttiva di eccellenza e la natura di un territorio affascinante”. Questo il commento del ministro degli Esteri, Enzo Moavero. Un riconoscimento, sottolinea il ministro, che arriva anche “grazie alla loro bellezza paesaggistica, culturale, agricola unica e al gran lavoro promozionale di squadra del sistema-Paese”.
E dopo le Olimpiadi invernali anche questa nomina…
A stretto giro dal verdetto sulle Olimpiadi Invernali 2026 che sono andate all’accoppiata Milano-Cortina, una nuova vittoria per il Veneto. Grande soddisfazione anche per il governatore del Veneto, Luca Zaia, che in un video syu Facebook parla di una “bella vittoria se si pensa che c’era anche il dossier Babilonia”. “Prosecco patrimonio dell’umanità, passa a pieni voti ed entra nel Gotha dei grandi siti mondiali, come ad esempio la Grande Muraglia Cinese”, aggiunge Zaia.
Gli fa eco l’assessore regionale al lavoro e alla formazione del Veneto, Elena Donazzan, che dichiara: “Una nomina più che meritata, un riconoscimento che va a valorizzare un territorio ineguagliabile per bellezza e per qualità della produzione vitivinicola”. “Il Prosecco è il vino italiano più conosciuto e più bevuto al mondo, con un volume di export in continuo aumento. Oltre 5.000 addetti operano infatti attorno alla produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG: una vera e propria macroeconomia tutta veneta che esce notevolmente rafforzata da questa decisione – continua Donazzan – ma la nomina a patrimonio Unesco delle colline del Prosecco vale molto di più, perché permetterà di far conoscere ai visitatori da tutto il mondo uno dei territori più belli del Veneto e d’Italia, favorendo lo sviluppo di nuove forme di turismo enogastronomico, lento e consapevole”.
Con questa vittoria il Made in Italy a tavola si conferma una realtà da primato in Europa e nel mondo dopo i successi già ottenuti con la Dieta Mediterranea, l’arte della pizza e la vite di Pantelleria. A dirlo è Coldiretti che parla di “un’opportunità importante per quello che è uno dei vini italiani più famosi al mondo, con una produzione annua di 464 milioni di bottiglie, prodotte su oltre 24mila ettari di vigneti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia”.
Coldiretti va poi oltre e ricorda che L’ Italia può contare su molti “tesori” già iscritti nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Tra questi l’Opera dei pupi (iscritta nel 2008), il Canto a tenore (2008), la Dieta mediterranea (2010) l’Arte del violino a Cremona (2012), le macchine a spalla per la processione (2013) e la vite ad alberello di Pantelleria (2014), l’’arte dei pizzaiuoli napoletani (2017).