Banche superstar, oltre +5% Intesa e Unicredit nel giorno dell’armistizio Italia-UE
Chiusura scoppiettante per Piazza Affari con un balzo del 2,40% del Ftse Mib, che si riporta a ridosso dei massimi annui a pochi passi dai 22 mila punti (21.905 il close di oggi). A scaldare i mercati è stata soprattutto la scelta di Christine Lagarde come futuro presidente della Bce a partire dal prossimo novembre. In più l’Italia ha festeggiato l’arrivo della conferma che non ci sarà nessuna procedura di infrazione da parte della Commissione Ue.
L’exploit a Piazza Affari, miglior listino europeo, è stato trainato dalle banche, rimaste indietro nei giorni scorsi: +6,56% Banco BPM, +6,78% UBI Banca, +5,08% Intesa Sanpaolo e +5,57% Unicredit. In parallelo si assiste a una forte contrazione dei rendimenti dei Btp: il rendimento del BTP a 10 anni è sceso sotto l’1,70% subito dopo la notizia della scampata procedura con conseguente calo dello spread fino a 206 pb, nuovo minimo a un anno.
Molto bene anche le utility con Enel (+2,36%) balzata ai nuovi massimi a 11 anni. Massimi assoluti per Poste Italiane (+2,36% a 9,69 euro) e Ferrari (+1,75% a 148,6 euro).