La lettera di Tria: ‘non sforeremo la spesa nel 2020’. Verso manovrona da 45-50 mld (Repubblica)
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria hanno inviato ieri sera la lettera richiesta da Bruxelles per assicurare, dopo il varo del “decreto congela spese” e dell’assestamento di bilancio, la tenuta dei conti pubblici nel 2020. Lo scrive oggi Repubblica in un articolo che specifica i contenuti della lettera. Due paginette in cui Roma assicura l’impegno di raggiungere un miglioramento strutturale in linea con il Patto di stabilità e crescita e assicura che la sterilizzazione dell’aumento dell’Iva sarà compensata con misure alternative. La strategia del governo prevede una nuova spending review e un taglio delle agevolazioni fiscali.
Conte e Tria assicurano che i risparmi emersi da reddito di cittadinanza e quota 100 saranno strutturali. Tra la necessità di evitare che scatti un aumento dell’Iva per 23 miliardi, costo della flat tax (tra i 13 e 17 mld), l’aggiustamento che chiederà la Commissione per il 2020 (almeno altri 5-6 miliardi) e 2-3 miliardi che arrivano ogni anno dalle spese indifferibili (missioni militari, 5 per mille ecc) per il 2020 servirà una cifra che sta tra i 45 e i 50 miliardi.