Piazza Affari chiude con il segno più: in forte recupero Atlantia, rosso per Fca
E’ un clima di ottimismo quello che si respira oggi a Piazza Affari con l’indice Ftse Mib che chiude a +0,65% toccando 21.392,87 punti all’indomani del consiglio dei ministri che ha varato un pacchetto di misure giudicato positivo dalla Commissione europea, sulla via per evitare la procedura di infrazione.
Sul listino milanese protagonista in negativo Fiat Chrysler (-0,37%) che paga lo scotto per aver toccato la più bassa quota di mercato in Italia, al 22,4 per cento alla fine del primo semestre, ai livelli più bassi della sua storia. Il bilancio dei primi sei mesi dell’anno è in profondo rosso: nel periodo gennaio-giugno Fca difatti ha immatricolato 266.765 auto, subendo un calo dell’11,95% con la quota di mercato in Italia è calata dal 27% al 24,7%. A giugno il calo è stato dell’11,25% con 38.560 auto vendute. La quota di mercato del Lingotto a giugno scende nella Penisola al 22,4 contro il 24,7 dello stesso mese dello scorso anno; si tratta del livello minimo storico.
Sotto i riflettori a Piazza Affari Enel (+2,19%), Terna (+3,52%) e Snam (+2,64%). A fare da traino alle utilities del Ftse Mib le attese di tassi più bassi da parte della Bce avallate dagli ultimi commenti di esponenti dell’Eurotower e che stanno spingendo sui nuovi minimi i rendimenti dei titoli di Stato. Sul settore bancario si segnala invece Intesa SanPaolo (+0,93%x) dopo la notizia riportata da Il Sole 24 Ore di un imminente cessione di circa 10 miliardi di inadempienze probabili (unlikely to pay) a Prelios. Segno più anche per Atlantia che chiude a +3,79%.