Parole Draghi complicano lavoro Fed: rischio rafforzamento dollaro nel breve (analisti)
Euro monitorato da vicino sui mercati all’indomani delle parole del presidente della Bce, Mario Draghi. Ieri il cambio EUR/USD ha ceduto ieri lo 0,5% quando Draghi da Sintra ha dichiarato che in assenza di miglioramenti del contesto economico saranno necessari nuovi stimoli per riportare l’inflazione in linea con l’obiettivo della Bce.
“Così alcuni hanno iniziato ad attendersi una limatura del depo rate già alla riunione di fine luglio – sottolineano gli esperti di Intesa Sanpaolo -, mentre molti si attendono almeno annunci sui parametri dei programmi, in vista di una possibile riattivazione”. Questo ha spinto a un rapido indebolimento dell’euro fino a 1,118, riassorbito soltanto in minima parte. Questa mattina il crosso scambia a 1,1194, mostrando un modesto rialzo dello 0,03%.
Secondo gli esperti di Intesa Sanpaolo, “le dichiarazioni di Draghi stanno complicando il lavoro per la Fed, in quanto gli operatori ora potrebbero aspettarsi un messaggio più accomodante di quanto effettivamente sarà (a maggior ragione in quanto la Fed non può mostrarsi troppo arrendevole nei confronti del presidente Trump). Il rischio quindi potrebbe essere quello di un rafforzamento del dollaro nel breve termine”.