Creval: fusioni sì, ma dopo il 2021
Il nuovo piano di Credito Valtellinese (Creval) punta a rafforzare il suo ruolo di banca commerciale con una separazione tra attività core e non-core per pulire definitivamente il bilancio dai crediti in difficoltà. L’obiettivo è un taglio dello stock dei crediti deteriorati lordi pari all’80% (da 1,9 miliardi a 400 milioni) con un Npe ratio lordo inferiore al 6,5% nel 2023. Niente M&A, per ora. Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Creval, ha detto che il capitolo M&A rimarrà chiuso fino al 2021, quando il piano avrà raggiunto i target. “Allora diventeremo più attraenti e poi potremo sederci al tavolo con chiunque e discutere una partnership”, ha detto Lovaglio.
Il focus del piano sarà soprattutto su offerta digitale, acquisizione della clientela, wealth management e erogazione e monitoraggio del credito. I nuovi target prevedono un utile a 93 milioni nel 2021 e 138 milioni nel 2023 conritorno alla distribuzione dei dividendi (pay-out maggiore del 50% dal 2021 e al 75% dal 2023).