Finanza Notizie Italia Italia nuota nel contante, 86% transazioni in cash. Proposta Lega: condono cassette sicurezza con aliquota 15%

Italia nuota nel contante, 86% transazioni in cash. Proposta Lega: condono cassette sicurezza con aliquota 15%

13 Giugno 2019 09:49

L’Italia del contante, che batte tutti i suoi colleghi europei. E’ quanto emerge da uno studio del ministero dell’Economia, esattamente dall’analisi del Comitato per la sicurezza finanziaria (Csf) presieduto dal dg del Tesoro Alessandro Rivera. A parlare di quest’analisi è un articolo del Sole 24 Ore.

Il quotidiano, nell’edizione odierna, approfondisce anche la questione dell’ipotesi di una tassa sul contante, che la Lega starebbe valutando. Si parla più esattamente di condono sul contante, e, anche, di pace fiscale sul contante.

Riguardo all’utilizzo del cash, l’Italia si aggiudica il primo posto della classifica in Europa con un utilizzo dei contanti, durante le transazioni, pari all’86% del totale, rispetto a una media Ue del 79%.

Il contante si utilizza soprattutto in Calabria, dove il suo utilizzo corrisponde addirittura al 94% delle transazioni. Decisamente indicativi anche i casi di Abruzzo, Molise e Campania (91% degli scambi).

Il trend non riguarda tuttavia soltanto il sud Italia, se si considera che perfino la Lombardia, che appare tra le regioni che il Sole definisce in qualche modo più virtuose, batte la media dell’Ue con il suo 81%, seguita da Sardegna e Toscana (82%).

Il Tesoro non si è limitato a snocciolare cifre sull’utilizzo del contante in Italia. Il suo Csf, ovvero il Comitato per la sicurezza finanziaria – come riporta il Sole 24 Ore – ha anche “costruito una mappa del rischio-riciclaggio provincia per provincia, che incrocia l’intensità dell’uso del cash con la presenza di attività illecite”.

Ne è emerso che il rischio è elevato soprattutto in diverse aree della Toscana e della Romagna, “oltre che nelle Autonomie del Nord”.

In generale, la geografia della frequenza dell’utilizzo del contante tradizionale, misurata dal peso del contante sul totale degli scambi, continua il quotidiano di Confindustria, “punta decisamente sul Mediterraneo: e in cima, dietro a piccoli Paesi come Cipro e Malta e alla Grecia, il primo dei big europei è proprio l’Italia, tallonata dalla Spagna. Fra i Paesi del centro-Nord si inserisce tra i più attivi anche l’Austria, mentre in Germania i valori in gioco sono grandi per le dimensioni dell’economia tedesca.

Tuttavia il rischio riciclaggio non si rileva però soltanto con la frequenza di utilizzo del contante. Il Csf del Tesoro calcola tale rischio anche attraverso un cosiddetto “indicatore di anomalia” relativa, ovvero, in base a quanto spiegano gli stessi tecnici del Tesoro, “per ogni euro depositato in banca utilizzando strumenti diversi dal contante è considerato l’ammontare dei versamenti in contanti non giustificati da fattori strutturali locali di natura socio-economica e finanziaria».

Il contante è tornato di attualità nelle ultime ore anche e soprattutto per alcune dichiarazioni che il vicepremier, leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha rilasciato nel corso del suo intervento alla trasmissione di Porta a Porta di Bruno Vespa di qualche sera fa.

PACE FISCALE ERGO CONDONO SUL CONTANTE: LE DICHIARAZIONI DI SALVINI

E’ stato Salvini stesso a far nascere il caso ‘cassette di sicurezza’ quando l’altro ieri sera, a Porta a Porta, si è così espresso, parlando di tassazione:

“Non parlo di soldi all’estero, se qualcuno ce li ha portati sono affari suoi, ma mi dicono che ci sono centinaia di miliardi in cassette di sicurezza, fermi. Potremmo metterli in circuito per gli investimenti. Si potrebbe far pagare un’imposta e ridare il diritto di utilizzarli”.

All’osservazione di Bruno Vespa, che ha fatto notare che si tratta di “soldi sostanzialmente nascosti”, Salvini ha accennato un sì con il capo: “Parliamo di soldi tenuti sotto il materasso”, ha specificato.

Nella giornata di ieri, il vicepremier ha però smentito se stesso, definendo “prive di qualsiasi fondamento le ipotesi di una patrimoniale, di tasse sui risparmi, sui conti correnti degli italiani, sulle cassette di sicurezza”.

“Siamo al governo per togliere, non per aggiungere tasse – ha continuato – L’unico ragionamento in corso riguarda una ‘pace fiscale’ per chi volesse sanare situazioni di irregolarità relative, oltre che ad Equitalia, al denaro contante”.

Dunque? Dunque a spiegare cosa vuole Salvini con le cassette di sicurezza ci pensa oggi il Sole 24 Ore, riportando altre dichiarazioni del vicepremier, nell’altro articolo “Condono sui contanti. Ipotesi aliquota al 15%”.

La Lega tira fuori dal cassetto il progetto di una pace fiscale per il contante. «Ci sono miliardi di euro di denaro contante presenti in Italia e oggi non circolante? Sì», afferma il vicepremier Salvini e leader del Carroccio. Che aggiunge: «Li teniamo nascosti o facciamo in modo che emergano? Condono? Non è una parolaccia». Il piano immaginato deve ancora essere definito nei dettagli. Ma ha già due punti fermi, come evidenzia il viceministro dell’Economia, Massimo Garavaglia: l’aliquota per far emergere i contanti non potrà essere inferiore al 15%, in linea con la ‘soglia’ della flat tax già in vigore per le partite Iva; nessuna sanatoria per i capitali all’estero. Di qui, la precisazione di Garavaglia: «La pace fiscale varrà solo per il contante depositato nelle cassette di sicurezza presenti in Italia».

Di misure per contrastare il contante se ne parla da parecchio. Basti pensare, ricorda il Sole 24 Ore, alla decisione della Bce di sospendere dal 27 gennaio scorso l’emissione delle banconote da 500 euro.

In Italia, viene rilevato, il dibattito sul tema è sempre acceso: il governo Renzi ha rialzato da mille a 3mila euro la soglia per il suo utilizzo nel 2016, con una scelta di cui l’allora ministro dell’Economia Padoan si è detto «pentito» confermando lo scetticismo già mostrato all’epoca. Lo stesso governo Renzi discusse all’epoca di una possibile sanatoria del contante nascosto nelle cassette di sicurezza, tema tornato di stretta attualità in queste ore con la nuova proposta di condono lanciata dal leader della Lega Matteo Salvini”.

In un incontro con i giornalisti a Montecitorio, Salvini ha così commentato il caso cassette di sicurezza:

“Le parole – ha sottolineato il leader della Lega – sono così evidenti…. ‘Il Giornale’ è riuscito a parlare di patrimoniale: o è gente che non capisce o è in malafede. Io sto parlando di far emergere quello che oggi non è emerso, come per la pace fiscale per le cartelle esattoriali su cui c’erano mille dubbi e oggi leggo che è un successo incredibile con 13 milioni di cartelle sanate e 38 miliardi di euro di incassi“.

“Ci sono miliardi e miliardi di euro di denaro contante presente in Italia e oggi non circolante? Sì. Li teniamo nascosti? Può essere una soluzione. Facciamo in modo che emergano? Può essere un’altra soluzione. Oppure facciamo come lo struzzo”. E su come definire il provvedimento, se condono o patrimoniale, “usate la parola che volete”.