Merkel presidente Commissione Ue al posto di Juncker? Arriva l’assist di Macron
“Preparate gli scatoloni, il 26 maggio i cittadini finalmente manderanno a casa questa gente”. Così il vicepremier, leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini tuonava contro l’Unione europea, dopo che il leader dei liberali dell’Alde Guy Verhofstadt aveva definito il premier Giuseppe Conte “burattino” nelle sue mani e in quelle dell’altro vicepremier, Luigi Di Maio.
Non era certo la prima volta che Salvini avvertiva quelli che, in senso platealmente dispregiativo, definisce da sempre “burocrati” o “élite europee”. Il 26 maggio, data delle elezioni europee, si avvicinava sempre di più e, secondo il leader leghista, avrebbe rappresentato lo spartiacque tra un’Europa incatenata dalle regole di Bruxelles (leggi soprattutto vincoli di bilancio) a una nuova Europa che avrebbe murato per sempre le politiche improntate all’austerity e al rigore.
Il 26 maggio è passato e il risultato è sotto gli occhi di tutti: i sovranisti hanno guadagnato terreno in modo innegabile, ma la maggioranza sarà detenuta ancora dai partiti ‘tradizionali’.
Sicuramente, in casa, la vittoria della Lega è stata inequivocabile: basta leggere i dati del Viminale, che confermano il trionfo del Carroccio. Ma l’altro dato di fatto incontrovertibile è che all’emiciclo dell’Europarlamento, la maggioranza rimarrà nelle mani degli europeisti.
Così tanto nelle mani degli europeisti che è di poco fa la notizia della decisione del presidente Emmanuel Macron di sostenere la cancelliera tedesca Angela Merkel, nel caso in cui dovesse candidarsi alla carica di presidente della Commissione europea, al momento detenuta da Jean-Claude Juncker, già mal sopportato per non dire di peggio dai sovranisti italiani.
Merkel non ha presentato finora nessuna candidatura, anzi, ha detto che si ritirerà dalla politica alla fine della scadenza del suo quarto termine, nel 2021. Ma da più parti nel blocco europeo si spera che Angela torni sui suoi passi, considerata la sua grande esperienza e il suo impegno nei confronti dell’Unione europea.
Interpellato dalla televisione svizzera RTS, Macron ha risposto con un “sì” alla domanda se sosterrebbe la candidatura di Merkel.
Certo, ha precisato, non può parlare al posto della cancelliera. “Ma se lei lo volesse, l’appoggerei. Ovvio che lo farei, perchè prima di tutto penso che abbiamo bisogno di qualcuno che sia forte. L’Europa ha bisogno di nuovi volti, di volti che siano forti, e dunque di personalità che incarnino queste caratteristiche“.
Insieme al presidente uscente del Consiglio europeo Donald Tusk, Macron è tra chi spera che due delle quattro cariche più importanti dell’Unione europea – presidenza della Commissione, presidenza del Consiglio Ue, presidenza del Parlamento e carica più importante a livello diplomatico – vengano ricoperte da due donne.
Dal canto suo Juncker, che si dimetterà il prossimo 31 ottobre, interpellato da Funke Media Group nella giornata di sabato, ha definito Angela Merkel altamente qualificata per assumere la carica.
Un’eventuale candidatura di Merkel alla posizione più importante dell’Unione europea non verrebbe di certo accolta con favore dai sovranisti italiani. Che avranno accolto con grande delusione la riconferma alla carica di commissario Ue del falco Valdis Dombrovskis.