Borse europee viste in calo in avvio, tra tensioni commerciali e attesa per inflazione Usa
Borse europee verso un avvio in ribasso con il persistere delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il presidente americano Donald Trump ha sferrato nuovi attacchi contro Pechino, dichiarando che “la Cina vuole concludere un accordo commerciale in modo molto negativo, ma noi non faremo nessun accordo, a meno che non si tratti di un grande accordo”. L’attenzione degli investitori è catturata oggi anche dalle indicazioni macro, in particolar modo dal dato sull’inflazione statunitense attesa in decelerazione. Un dato che finirà sul tavolo della Fed che si riunirà la settimana prossima, pronunciandosi sulla politica monetaria.
Anche a Piazza Affari la giornata dovrebbe iniziare sotto la parità, prendendo così una pausa dopo il trend positivo che ha contraddistinto le sedute di giugno (6 rialzi nelle prime 7 sedute del mese). Ieri l’indice Ftse Mib ha mandato in archivio la seconda seduta della settimana in progresso dello 0,61% a quota 20.609 punti. Il fattore politico, e in particolare le questioni aperte con Bruxelles restano l’elemento cruciale per l’Italia. Ieri sono arrivate anche le dichiarazioni del presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, secondo il quale l’Italia si sta muovendo in una direzione sbagliata, invitando il governo a fare qualcosa per evitare la procedura d’infrazione. Da monitorare oggi l’andamento dello spread Btp-Bund che viaggia in area 262 punti base, dopo la chiusura della vigilia in area 255.