Flat tax, Cgil: “Nuovo condono. Una partita di giro ingiusta e regressiva”
Uno shock fiscale modello Trump è quello che il ministro dell’interno Matteo Salvini ha ribadito di volere per il nostro paese annunciando un’accelerazione del progetto di flat tax e in generale di una ridiscussione delle aliquote Irpef e delle detrazioni.
Le risorse necessarie ammontano a circa 30 miliardi annui e per il primo anno sembra che circa 15 miliardi saranno coperti da una nuova rottamazione e da una riapertura -più ampia- del “saldo e stralcio”. Un nuovo condono, sottolinea la Cgil “a coprire una tantum un provvedimento che, per sua natura, dovrebbe essere strutturale”.
Per gli anni a venire – continua il sindacato – il Governo attende che gli effetti della riforma fiscale producano maggior crescita e maggiori entrate. “Nessuna riforma regressiva, tuttavia, può produrre una tale spinta alla domanda”. “La CGIL, coerentemente con quanto sostenuto negli ultimi anni, pur ritenendo l’austerità assolutamente dannosa per l’economia europea ed italiana in particolare – conclude – crede che la spesa in deficit debba sì essere fatta, ma per incrementare gli investimenti pubblici. Non certo per incrementare i redditi dei più abbienti con una riforma fiscale iniqua e dannosa”.