Ftse Mib sale senza convinzione, sgambetto Bce alle banche
Rialzo non convinto oggi per Piazza Affari che non ha cavalcato le nuove mosse della Bce. In chiusura il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,11% a quota 20.177 punti. In prima fila i titoli del settore utility, favoriti dalla prospettiva di tassi di interesse bassi per più tempo. Enel ha guadagnato l’1,4% e Snam l’1,11%, meglio ha fatto terna con +1,57%. La Bce ha confermato i tassi ai minimi storici modificando la guidance sui tassi, con costo del denaro fermo ai minimi fino almeno alla prima metà del 2020 rispetto a fine 2019 indicato in precedenza.
Male invece le banche: Unicredit e Intesa hanno segnato cali superiori all’1%. Peggio hanno fatto banco BPM con -1,95% e UBI con -1,4%. Uno scenario di costo del denaro fermo più a lungo ai minimi rischia di impattare sui conti economici delle banche, la cui redditività è messa a dura prova dal prolungarsi dell’era dei tassi zero.
Chiusura piatta infine per Fca (+0,08%) dopo un avvio in deciso calo a seguito del ritiro della proposta di fusione con Renault in assenza delle condizioni politiche per portare avanti l’operazione. Adesso il gruppo guidato da Mike Manley dovrà guardare ad altre possibili partner e si fanno i nomi di Hyundai e GM.