Millennial pronti a tagliarsi lo stipendio per lavorare in un’azienda che punta su strategie green
I giovani guardano al mondo del lavoro con idee ben chiare circa l’azienda ideale in cui lavorare. Investimenti per migliorare la salute del Pianeta, concrete strategie green e valori di sostenibilità a cui ispirarsi sono le qualità che i millennial cercano nell’azienda. Da una ricerca condotta dal Gruppo Sodexo sui Work Place Trend in occasione dell’odierna Giornata Mondiale dell’Ambiente, è emerso che i giovani sono i nuovi vettori del cambiamento a difesa dell’ambiente e le aziende dovrebbero integrare più a fondo la responsabilità sociale d’impresa in tutte le funzioni organizzative coinvolgendo in prima linea i dipendenti nelle politiche di sostenibilità ambientale e recuperando in questo modo la loro fiducia.
Da una recente indagine pubblicata dalla CNBC è emerso che l’86% dei millennial accetterebbe una riduzione del proprio stipendio pur di lavorare per un’azienda rispettosa del Pianeta. In un mondo in cui le tematiche ambientali ricoprono un ruolo sempre più centrale, i millennial e i collaboratori più giovani vogliono che la propria azienda agisca in maniera responsabile. Secondo una ricerca di GreenBiz, 2 giovani su 3 non lavorerebbero per un’azienda che non abbia un forte impegno in campo ambientale e l’85% vorrebbe avere l’opportunità di farsi promotori del raggiungimento di obbiettivi legati alla CSR (Corporate Social Responsibility). Anche il modo in cui un’azienda gestisce le sue relazioni sociali, economiche e ambientali presenta un forte impatto sul suo successo: da una ricerca americana pubblicata su Forbes è infatti emerso che le politiche di responsabilità sociale porterebbero a un aumento del 30% del capitale annuo.
“Al giorno d’oggi, per eccellere, le organizzazioni devono prestare attenzione non solo agli aspetti economici della propria attività ma devono farsi promotrici del cambiamento nei confronti di problemi sociali e ambientali, posizionando i collaboratori in prima linea – afferma Stefano Biaggi, Amministratore Delegato di Sodexo Italia, leader mondiale nei Servizi di Qualità della Vita – Per questo motivo continueremo a monitorare i nostri progressi in termini di responsabilità sociale con il nostro programma Better Tomorrow 2025, contribuendo alla creazione di un domani migliore per le persone, le comunità e l’ambiente. In termini di riduzione degli sprechi, ad esempio, Sodexo è partner fondatore dell’International Food Waste Coalition, associazione non profit che riunisce imprese di tutto il mondo impegnate nella riduzione dello spreco alimentare. Ma non solo, ci impegniamo concretamente anche per la fornitura di servizi che consentano di ridurre le emissioni di carbonio: a sostegno di questo impegno abbiamo recentemente rinnovato la partnership con SeDiciAlberi, per sostenere un importante piano di riforestazione in Nicaragua”.
L’importanza del coinvolgimento dei collaboratori come nuovi vettori di cambiamento è un pensiero condiviso da Pedro Tarak, presidente e co-fondatore di Sistema B International, un’organizzazione globale dedicata alle nuove economie che promuove la creazione di “B Corp”, ovvero aziende socialmente responsabili: “Chi dirige un’attività deve riconoscere che gran parte della forza lavoro pensa che lo scopo delle aziende non sia solo aumentare i profitti. La nuova sfida per essere competitivi non è essere i migliori del mondo, bensì migliori per il mondo. Le aziende devono rapportarsi con i collaboratori a livello umano, consentendo loro di essere se stessi e continuare a offrire l’opportunità di sostenere i programmi e le cause che ritengono importanti”. Dello stesso avviso è Jon Duschinsky, innovatore canadese con oltre vent’anni di esperienza nell’ambito delle ONG: “I collaboratori puntano i propri valori sul lavoro ed è per questo