Primo anno governo M5S-Lega, oggi conferenza stampa Conte: ultimatum a Salvini e Di Maio?
Aut aut del vicepremier Matteo Salvini. All’indomani dell’ennesimo scontro politico interno alla maggioranza di governo, che stavolta ha visto protagonista Salvini e il presidente della Camera pentastellato Roberto Fico, il quotidiano Il Messaggero scrive; ‘Salvini: così il governo cade’.
Il vicepremier leghista aveva già affrontato l’argomento lo scorso 31 maggio in un’intervista ad Affari italiani:
“Gli italiani hanno appena votato, non è che per ambizione personale e per eleggere più deputati torno a farli votare. A meno che non mi accorgessi che c’è la paralisi e che non passa niente, l’autonomia si ferma, le grandi opere si fermano, la riforma fiscale si ferma. Se mi dovessi accorgere che non si riesce a lavorare… Siamo al governo da quasi dodici mesi, per undici mesi abbiamo lavorato bene, per un mese qualcuno ha passato il tempo a litigare. Vediamo che cosa succede”.
Il punto è che un ultimatum potrebbe arrivare proprio oggi non tanto da Salvini ma dallo stesso premier Giuseppe Conte che, come ricorda il Messaggero, terrà oggi una conferenza stampa per fare il punto sul primo anno di governo M5S-Lega.
“Più che una conferenza stampa quella di oggi del presidente del Consiglio sarà una sorta di compassatissimo sfogo in diretta tv. Perchè sì, va bene esaltare le tante cose fatte dal governo nei primi mesi, ma poi non è stato tanto il risultato dalle Europee a rovinare tutto, quanto la fine del rapporto tra i due vicepremier. E così Giuseppe Conte oggi proverà a cambiare di nuovo il suo ruolo da «garante del contratto», a «garante degli interessi degli italiani» i quali ancora attendono, con il presidente del Consiglio, che Di Maio e Salvini si mettano intorno ad un tavolo e decidano se e come proseguire”.
“L’invito del premier a Di Maio e Salvini -anticipa il Messaggero – è quello recuperare un metodo di lavoro e, soprattutto, di tornare al rispetto reciproco non per esigenze di etichetta, quanto per dovere. Altrimenti, è il sotto-testo, per Conte è meglio finirla qui e salutarsi”.
“L’invito del premier a Di Maio e Salvini è quello recuperare un metodo di lavoro e, soprattutto, di tornare al rispetto reciproco non per esigenze di etichetta, quanto per dovere. Altrimenti, è il sotto-testo, per Conte è meglio finirla qui e salutarsi”.
Ma il Messaggero fa notare anche come il rischio di una manovra correttiva sia un ostacolo al voto. Sulla tenuta del governo, “molto dipende da ciò che dirà dopodomani la Commissione di Bruxelles, e tutto ruota sulla reazione che i mercati riserveranno ad una nuova – l’ennesima – richiesta di correzione dei conti pubblici, pena l’apertura di una procedura per eccesso di debito. Visto l’andamento dello spread e le difficoltà della borsa, la richiesta – qualora dovessero crescere i pericoli per la tenuta del Paese di fronte a possibili attacchi speculativi – potrebbe arrivare direttamente dal Quirinale”.