Caso Mercatone Uno: ieri al Mise arrivano i fornitori
Ieri al ministero dello Sviluppo economico (Mise) c’è stato il primo tavolo tecnico per i fornitori del gruppo Mercatone Uno-Shernon, per delineare il quadro della situazione in cui versano e condividere assieme a questi un percorso per fornire soluzioni, come anticipato dal ministro Di Maio al tavolo sulla situazione aziendale del 27 maggio scorso. Dal Mise si sono impegnati a verificare la possibilità di estendere ai fornitori di Mercatone Uno l’accesso al Fondo per il credito alle aziende vittime dei mancati pagamenti. E’ quanto si apprende dalla nota pubblicata ieri da ministero guidato da Luigi Di Maio.
All’incontro, presieduto dal vice capo di gabinetto Giorgio Sorial, dal Sottosegretario Davide Crippa e dal Capo della Segreteria tecnica del Ministro, Daniel De Vito, hanno preso parte anche le regioni coinvolte, i rappresentanti dei comitati dei fornitori e i commissari straordinari.
In apertura dei lavori, Sorial ha sottolineato che “la riunione odierna istituisce una sede di confronto permanente tra le parti coinvolte, al fine di individuare soluzioni per venire incontro alle esigenze dei fornitori che in questi ultimi 5 anni hanno dovuto sopportare una situazione di estrema criticità a causa delle difficoltà operative, finanziarie e gestionali in cui si è trovato il gruppo Mercatone Uno”.
Dalla nota ufficiale si apprende inoltre che è stata ribadita la necessità di procedere a una netta discontinuità rispetto alle scelte portate avanti dal Governo precedente sia durante la fase di amministrazione straordinaria che in quella che ha portato alla cessione dei punti vendita di Mercatone Uno ad un acquirente con debolezze finanziarie e industriali. Il Mise è al lavoro per definire un quadro più chiaro e completo possibile della situazione aziendale, con l’obiettivo di individuare insieme alle Regioni sinergie e strumenti da mettere a disposizione dei fornitori.
Per il sottosegretario Davide Crippa è “necessario fare una attenta valutazione delle criticità portate al tavolo anche dai fornitori, in relazione alla scelta compiuta dal precedente Governo che aveva ceduto Mercatone Uno ad un soggetto, quale Shernon, rivelatosi totalmente inaffidabile”.