Smartphone: Huawei vende più di Apple, l’inarrestabile ascesa che non piace a Trump
L’ascesa di Huawei nel mondo degli smartphone è inarrestabile. Il colosso cinese continua a macinare vendite, nonostante la sua assenza sul mercato americano, alla faccia di Samsung e Apple che invece vedono diminuire la domanda per i loro telefonini. Meno cari, più performanti? Poco importa. Ora l’interrogativo maggiore è se la sua corsa continuerà anche nel resto dell’anno dopo che il presidente americano Donald Trump ha messo al bando la società, che rischia così di perdere forniture preziose, dai chip al sistema operativo Android.
Huawei ha venduto nel primo trimestre 58,4 milioni di smartphone, evidenziando una crescita di ben il 44,5%, la più alta dell’anno tra i primi cinque produttori al mondo. “Huawei ha fatto particolarmente bene in due delle sue regioni più grandi, Europa e Cina, dove le vendite di smartphone sono cresciute rispettivamente del 69% e del 33%”, ha precisato Anshul Gupta, autore della ricerca di Gartner. Il continuo dominio di Huawei in Cina, dove ha raggiunto una quota di mercato del 29,5%, ha contribuito ad assicurarsi il secondo posto nella classifica mondiale come produttore di smartphone.
Una performance che risulta essere ancora più brillante se si considera il contesto di mercato: le vendite di smartphone a livello globale sono diminuite del 2,7% nel primo trimestre dell’anno. “La domanda di modelli premium è rimasta più bassa di quella degli smartphone di base, colpendo i marchi come Samsung e Apple che hanno una posizione importante nella fascia alta”, ha spiegato Gupta. Non solo. I due paesi che vendono il maggior numero di smartphone, vale a dire Stati Uniti e Cina, hanno visto un calo delle vendite del 16% e del 3% rispettivamente.
Senza contare che i colossi come Samsung e Apple, che per anni si sono contesi il mercato, hanno invece registrato un calo delle vendite. In particolare, la coreana ha evidenziato una flessione dell’8,8%. Ciònonostante è riuscita a mantenere la sua leadership mondiale, ricoprendo una quota di mercato del 19,2%. Le vendite di iPhone da parte di Apple sono state pari a 44,6 milioni, in calo di quasi il 18%.
L’interrogativo ora è se Huawei, finita nel mirino dell’amministrazione Trump, proseguirà a questi ritmi anche nei prossimi trimestri. “L’indisponibilità delle app e dei servizi di Google sugli smartphone Huawei, se implementata, sconvolgerà il suo business a livello internazionale – avverte l’esperto di Gartner – Non da meno porterà apprensione tra i consumatori, limitando la crescita di Huawei nel breve termine”.