Fisco: Salvini annuncia piano da 30 miliardi con flat tax per imprese e famiglie fino a 50mila euro
Mentre si attende il richiamo della Commissione europea sui conti pubblici, lancia la sua ultima frecciatina all’Unione europea il vicepremier Matteo Salvini, fresco dei brillanti risultati delle elezioni europee. “Signori di Bruxelles è finito il tempo delle letterine, dei richiami, del ‘tu sei stato cattivo e vai dietro alla lavagna e rimani precario o disoccupato per 10 anni perché è questa la regola europea’. Riprendiamoci il diritto alla crescita e al futuro” queste le parole del vicepresidente del Consiglio in diretta Facebook.
Salvini all’Ue: “Chiederemo la convocazione di una grande conferenza europea intergovernativa”
Ma Salvini va oltre e annuncia il progetto che il partito porterà avanti dinanzi al nuovo Parlamento europeo chiedendo la convocazione di “un tavolo al quale si siedano tutti i protagonisti perché nel 2019 è cambiato il mondo”. “La Lega intende chiedere al nuovo Parlamento e alla nuova Commissione la convocazione di una grande conferenza europea intergovernativa sul lavoro, sulla crescita, sugli investimenti, sul debito pubblico e sul ruolo della Bce che deve essere garante di stabilità, di benessere e del debito” così Salvini che con l’occasione torna a criticare la politica dell’austerity: “Negli anni del rigore, dei professori e dei governi Pd, del rispetto dei vincoli europei il debito è cresciuto da 1.989 miliardi a 2.321 miliardi nel 2018: 300 miliardi di debito in più seguendo i vincoli imposti da Bruxelles, nonostante il blocco di tutto”, ha detto.
Flat tax per imprese e famiglie fino a 50mila euro
In merito alla politica nazionale, Salvini rilancia le promesse fatte in campagna elettorale e in particolar modo la flat tax. “Con 30 miliardi, questa è la proposta documentata centesimo per centesimo che siamo pronti a portare in Consiglio dei ministri e in Parlamento, studiata al dettaglio dagli economisti della Lega, riduzione fiscale e tassa piatta sui redditi delle imprese e sui redditi delle famiglie fino a 50mila euro”. Infine una considerazione sullo spread. “A 290 punti? Aumenta perché qualcuno ha convenienza che l’Italia sia vincolata a regole vecchie che tengono il Paese sotto lo scacco della precarietà, dell’ansia, della paura. Speculare sulla pelle del Paese e dei suoi lavoratori. Siamo tutti uguali e figli della stessa Europa? L’economia italiana è sana e allora non si capisce perché qualcuno debba speculare”. “Non si capisce perchè i titoli tedeschi siano addirittura in negativo e quelli italiani al 2% per chi li sottoscrive – continua il vicepremier. Le regole hanno fallito, sulle banche, sulle imprese, il debito scende se gli italiani lavorano. E i parametri europei non siano freddi solo sulla finanza che nei dati si vede che non funzionano, il numero magico è il tasso di disoccupazione, che si deve dimezzare”.