Borghi insiste: 100 grandi opere emettendo ‘bond di scopo’ comprati da Bce
Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio alla Camera, torna a parlare di Bce e del possibile coinvolgimento dell’istituto centrale per finanziare gli investimenti pubblici in infrastrutture. “Ho una grande proposta – dice Brghi in un’intervista a La Stampa – serve individuare con un consenso unanime del Parlamento europeo una lista di cento opere. Che siano a Berlino, in Sicilia, a Torino con la Tav. Stabilita la lista, il finanziamento può essere fatto dalla Banca europea degli investimenti, che emette obbligazioni di scopo, che vanno sul mercato e vengono direttamente comprate dalla Bce. Così si arriva alla costruzione di opere importanti, senza aggravi sul budget”.
Ieri il presidente Vincenzo Boccia ha criticato il governo su più temi, dalla politica sui migranti e quella dei like sui social, attaccando soprattutto sui temi economici con l’autunno che porterà a dover fare misure ‘né semplici, né indolori’ con la nuova legge di bilancio. “Al momento è inutile anticipare la finanziaria – ribatte Claudio Borghi- . Si vedrà con la legge di Bilancio, i cui numeri possono cambiare. Vedremo: se l’economia sarà cresciuta spenderemo allora un po’ meno, se invece non ci fosse crescita a quel punto sarà un motivo in più per fare deficit. È il mio suggerimento”. Borghi sottolinea poi che “non si vuole togliere niente a nessuno. Gli 80 euro da un punto di vista contabile sono una spesa, anche se in realtà si tratta di un taglio delle tasse. Se riuscissimo a trasformare quella spesa in un taglio delle tasse sarebbe meglio. È contabilmente più pulito”