Piazza Affari risale, sprint di Telecom dopo i conti
Primi scorci di giornata in recupero per Piazza Affari dopo il difficile avvio di ottava. Il Ftse Mib sale dello 0,53% a quota 20.648 punti dopo che ieri ha chiuso con una flessione del 2,68% complice il maxi stacco dividendi a cui si è aggiunto l’umore negativo dei mercati per le tensioni sui dazi. Questa mattina i mercati hanno accolto con favore la possibilità che gli Usa allentino temporaneamente alcune restrizioni imposte al gigante cinese delle telecomunicazioni Huawei. Secondo Cnbc, il dipartimento del Commercio Usa consentirà a Huawei di acquistare alcuni prodotti americani, così da garantire il funzionamento dei network già esistenti e a chi utilizza gli smartphone del gigante cinese di effettuare gli aggiornamenti ai software necessari. L’allentamento durerà un periodo di 90 giorni.
Sul parterre di Piazza Affari spicca il balzo nell’ordine del 4% di Telecom Italia che ieri sera ha diffuso i conti del primo trimestre 2019 con ricavi in flessione del 4,6% a 4,47 miliardi (-2,9% a livello organico) e con un margine operativo lordo (Ebitda) a 1,8 miliardi (-2,1% a livello organico), ma in deciso miglioramento rispetto al -9,9% registrato nell’ultimo trimestre 2018 e non in contrazione del 5% come emergeva dalle stime di consensus pubblicate sul sito di Tim. L’utile netto attribuibile ai soci della controllante si è attestato a 165 milioni. La società precisa che il dato comparabile – calcolato escludendo l’effetto derivante dall’adozione degli IFRS 16 – è di 193 milioni, sostanzialmente in linea con l’anno precedente (199 milioni).
In ripresa oggi STM (+2,47%) in scia alle possibili distensioni sul caso Huawei. Bene anche FCA e Tenaris che salgono di oltre 1 punto percentuale.