Borsa, Milano chiude con il segno meno: Ftse Mib cede lo 0,22%, banche in affanno
Si chiude una settimana carica di tensioni sui mercati dove grande protagonista è stato il braccio di ferro in corso tra Cina e Usa e a Milano lo spread tra Btp e Bund tedeschi. L’indice Ftse Mib chiude la seduta a -0,22% attestandosi a quota 21.105,28 punti.
Ad alimentare le preoccupazioni degli investitori le affermazioni del vicepremier leghista Matteo Salvini che ha dichiarato di voler sforare i parametri Ue su deficit/Pil (portandolo oltre il 3%) e debito/Pil (ha fatto riferimento al 140%). Prende le distanze il collega di governo Luigi Di Maio, mentre il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, dall’Ecofin ha ricordato a Salvini gli accordi presi sugli obiettivi di finanza pubblica.
Sul listino milanese in discesa i titoli più sensibili alle tensioni Usa e Cina come Stmicroelectronics che perde l’1,14%. Guadagna terreno il titolo Fca che chiude a +0,94% dopo il calo delle immatricolazioni in Europa. Il gruppo guidato da Mike Manley ha mandato in archivio il mese di aprile con poco meno di 88.800 vetture immatricolate in Ue+Efta, registrando una contrazione del 3% rispetto al -0,5% del mercato. Nel mese la quota di mercato è scesa dal 6,8% al 6,6%, ma in aumento rispetto al 6% di marzo 2019. E sono quasi 348.700 le immatricolazioni nel primo quadrimestre dell’anno (-8,8% a/a), con una quota al 6,3% dal precedente 6,8%.
Bene il titolo Juventus che chiude a +1,72% dopo il divorzio dall’allenatore Massimiliano Allegri. La società bianconera ha reso noto che Allegri non siederà sulla panchina della Juventus nella prossima stagione 2019/2020. Domani una conferenza stampa congiunta dell’allenatore e del Presidente presso la sala conferenze dell’Allianz Stadium.
Il comparto bancario ha vissuto una seduta in affanno con Banco Bpm e Unicredit che chiudono rispettivamente a -3,22% e -2,01%. Male anche Intesa Sanpaolo a -0,60%. Segno più invece per Bper a +0,18%.