Piazza Affari apre debole, boom utili non scalda Generali
Le nuove tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina frenano in avvio Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, fanalino di coda ieri tra le Borse Ue, cede in avvio lo 0,27% a quota 20.806 punti. Ieri sera il presidente americano Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che apre la strada al divieto, rivolto alle società di tlc Usa, di acquistare i prodotti di Huawei, colosso delle infrastrutture telecom cinese da tempo nel mirino dell’amministrazione Usa.
Scatta dai blocchi senza verve il titolo Generali (-0,2%) nonostante l’utile trimestrale in crescita e migliore delle attese. Nei primi tre mesi del 2019 il gruppo assicurativo di Trieste ha registrato un utile netto di gruppo pari a 744 milioni di euro, in aumento del 28,1% riflettendo anche il risultato delle dismissioni. Il risultato è anche superiore alle aspettative del mercato, e in particolare al consensus Bloomberg che indicava profitti trimestrali per 677 milioni. L’utile netto normalizzato è, invece, salito a 616 milioni (+6%), in linea con gli obiettivi del nuovo piano strategico.
Timido tentativo di rimbalzo per Telecom Italia (+0,47% a 0,4479 euro) che ieri ha chiuso sui nuovi minimi assoluti. Male tra le banche Unicredit (-0,71%) e Banco (-0,62%).
Oggi per l’Italia focus su bilancia commerciale, mentre nel pomeriggio in arrivo dagli Stati Uniti i dati sul mercato immobiliare (nuove costruzioni, permessi edilizi e nuovi cantieri), oltre che le nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione.