Giornata no per Poste, conti trimestrali galvanizzano UBI. Salgono le tensioni sui BTP
Piazza Affari in calo nella seduta di metà ottava. L’indice Ftse Mib è andato a chiudere a 21.203 punti (-0,07%) proseguendo la striscia settimanale negativa. Il mercato continua a guardare alle tensioni sul fronte conti pubblici dopo le nuove stime diffuse ieri dalla Commissione Europea che vede il deficit balzare ampiamente oltre il 3% il prossimo anno. Lo spread Btp-Bund si è spinto fino a 275 punti complici anche le tensioni politiche sul caso Siri anche se il leader leghista Matteo Salvini ha rassicurato circa la tenuta del governo.
A Piazza Affari tiene ancora banco la stagione delle trimestrali. Poste Italiane ha perso in chiusura il 3,16% con il mercato che ha accolto con freddezza i conti. Il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha archiviato i primi tre mesi del 2019 con un utile netto in calo del 9,5% a 439 milioni di euro, risultato operativo a 617 milioni nel primo trimestre 2019 e ricavi totali in contrazione dell’1,5% a 2,84 miliardi. Risultati in flessione ma superiori alle attese del mercato, con il consensus Bloomberg che indicava utili per 419,2 milioni, fatturato 2,82 miliardi e risultato operativo di 610,4 milioni.
Tra i segni meno si conferma anche oggi FinecoBank (-0,68%) scivolata ieri di oltre il 7% a seguito dell’annuncio del programma di Unicredit di uscire progressivamente dal capitale. Unicredit stamattina ha reso noto di aver già concluso la cessione di una quota del 17% del capitale di Fineco attraverso un accelerated bookbuilding. Le azioni sono state cedute al prezzo di 9,80 euro per azione.
Protagonista positiva di giornata è stata invece UBI Banca (+4,84%). L’istituto bergamasco ha riportato nei primi tre mesi dell’anno un utile netto di 82,2 milioni, in calo del 30,1% rispetto allo stesso periodo del 2018 (117,7 milioni) Il dato è però al di sopra dei 50 milioni previsti dal consensus Bloomberg.