Piazza Affari chiude con il fiato corto, Stm la peggiore
Incipit di settimana con il piede sbagliato per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,39% a quota 21.409 punti. A indirizzare in rosso il listino milanese è stato l’effetto Donald Trump sui mercati finanziari. Ieri il presidente Usa ha minacciato di alzare i dazi doganali su $200 miliardi di beni cinesi dal 10% al 25%, aggiungendo che “a breve” altri beni che la Cina esporta saranno tassati anch’essi al 25%. Parole che hanno riportato d’attualità il rischio dazi.
Tra i peggiori titoli sul parterre milanese figurano i titoli della galassia Agnelli; CNH, tra i più esposti al rischio dazi, ha ceduto il 3,7%, -2,23% FCA. Male anche Ferrari (-1,17%) che domani diffonderà i conti del primo trimestre 2019. Il consensus vede il Cavallino Rampante riportare ricavi in aumento del 4% anno su anno a 860 milioni di euro ed ebitda adjusted a 273 mln.
Maglia nera di giornata a STM, giù del 4,81%, anch’essa impattata negativamente dalle minacce di Trump sui dazi.
Chiusura in calo dell’1,4% infine per Telecom Italia. Le ultime indicazioni vedono Piergiorgio Peluso lasciare l’incarico di cfo (chief financial officer) di Tim. Peluso, in carica da settembre 2012, dovrebbe abbandonare il posto di cfo per arrivare entro un mese ad assumere la responsabilità di progetti speciali come Open fiber e Inwit.