Wall Street affossata dai nuovi venti di guerra commerciale, Dow Jones perde quasi 400 punti
Wall Street affossata dalle nuove minacce del presidente Donald Trump alla Cina. Il tycoon alla guida della Casa Bianca ha annunciato un aumento delle tariffe su 200 miliardi di dollari di merci importate dalla Cina dal 10 al 25% a partire da venerdì prossimo.
Trump mette così la parola fine alla tregua tanto chiacchierata e auspicata tra le due super potenze commerciali. Nuove minacce che hanno pesato inevitabilmente sui listini di mezzo mondo e anche New York non è passata indenne con il Dow Jones che cede 383 punti, o 1,5%, a 26.121,48 punti, l’S&P 500 è sceso di 40 punti, o 1,4%, a 2.905,38 punti, mentre il Nasdaq Composite ha scambiato 135 punti in meno, o 1,7%, a 8.028,77 punti. Le preoccupazioni per l’impatto di una vera e propria guerra commerciale hanno fatto scendere le azioni globali, con i titoli cinesi che hanno registrato la maggiore perdita intraday in tre anni e le borse europee che hanno tutte perso terreno tra l’1% e il 2%.
Particolarmente sensibili a tali minacce sono stati i titoli di società con un’elevata esposizione ai ricavi della Cina, come Apple che perde ora l’1,76%, e i produttori di chip come Advanced Micro Devices e NVIDIA che perdono rispettivamente il 3,36% e il 2,79 per cento. Sul fronte aziende, si segnala Boeing che soffre a Wall Street scendendo del 2,7% dopo aver ammesso di essere a conoscenza di una caratteristica di sicurezza mancante sui suoi modelli 737 MAX ben 13 mesi prima di informare le autorità di regolamentazione degli Stati Uniti.