Precompilata 2019, scatta la fase due: dal 2 maggio è possibile modificare e inviare
Per la dichiarazione dei redditi precompilata sta per scattare la fase due. A partire dal 2 maggio e fino al prossimo 23 luglio, i contribuenti possono accettare, integrare, modificare e infine inviare via web il 730, che consente di ricevere i rimborsi direttamente in busta paga o con la pensione. La funzionalità di compilazione assistita, novità del 2018, sarà disponibile dal prossimo 10 maggio. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate: https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it/portale/
Di anno in anno la dichiarazione si arricchisce e diventa più completa: quest’anno alle informazioni già presenti si aggiungono le spese su parti comuni condominiali che danno diritto al bonus verde e le somme versate dal 1° gennaio 2018 per assicurazioni contro le calamità, stipulate per immobili a uso abitativo. Che vanno a sommarsi ai dati degli anni passati: ovvero redditi di lavoro dipendente e pensione, ritenute, acconti, premi assicurativi, interessi sui mutui, contributi previdenziali, spese sanitarie e universitarie con i relativi rimborsi, spese veterinarie, spese funebri, contributi versati alla previdenza complementare, contributi versati a enti o casse con finalità assistenziale, spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni dei condomini.
Complessivamente, il paniere dei dati pre-compilati raggiunge quota 960 milioni e supera del 3,8% il totale dei dati caricati nel 2018. Di questi, il 78% – pari a 754 milioni – sono relativi alle spese sanitarie sostenute dai cittadini, comunicati all’Agenzia da farmacie, studi medici, cliniche, ospedali, il 4,7% in più rispetto a quelli trasmessi nel 2018.
Vale la pena ricordare che se il contribuente accetta il 730 precompilato – direttamente o tramite il proprio sostituto – senza apporre modifiche, non saranno più sottoposti a controllo i documenti che attestano le spese indicate, i cui dati sono stati forniti all’Agenzia delle Entrate dai soggetti obbligati ad effettuare l’invio. Nel caso in cui il 730 precompilato viene presentato, con o senza modifiche, tramite Caf o professionisti abilitati, i controlli su tutti i documenti che attestano le spese saranno effettuati nei confronti dei Caf o dei professionisti abilitati.
Il calendario della dichiarazione precompilata
La prima fase è scattata lo scorso 15 aprile, con la precompilata disponibile sia per chi presenta il 730 sia per chi presenta Redditi. A partire da quella data il contribuente e i soggetti delegati hanno iniziato a visualizzare la dichiarazione e l’elenco delle informazioni disponibili, con l’indicazione dei dati inseriti e non e delle relative fonti informative. Il 730 potrà essere inviato a partire dal 2 maggio e fino al 23 luglio 2019. Anche il modello Redditi precompilato può essere modificato a partire da giovedì prossimo, ma potrà essere trasmesso dal 10 maggio al 30 settembre 2019.
Modalità di accesso
Per chi non avesse ancora visualizzato la propria precompilata, quali sono i passaggi principali? Innazitutto deve avere credenziali di accesso. L’Agenzia delle Entrate ricorda che le porte della dichiarazione si aprono tramite Spid, il sistema unico di accesso ai servizi online della pubblica amministrazione. Via libera, naturalmente, anche con le credenziali fornite dall’Agenzia delle Entrate per utilizzare i servizi telematici (Fisconline), ma vanno bene anche quelle rilasciate dall’Inps. Un’altra modalità di accesso è tramite la Carta nazionale dei servizi (Cns). Effettuato l’accesso nell’area riservata sarà possibile controllare nel dettaglio tutti i dati e, dal 2 maggio, accettare la dichiarazione così com’è o integrarla/modificarla prima dell’invio. Per queste operazioni resta la possibilità di rivolgersi a un Caf o delegare un professionista.