Dossier Alitalia ancora in stallo: commissari aprono a possibile mini proroga ma in tempi stretti
Domani 30 aprile è l’ultimo giorno per far arrivare sul tavolo dei commissari di Alitalia un’offerta vincolante d’acquisto sulla compagnia aerea ma nell’aria circolano voci di mini proroghe in arrivo. Da quanto risulta al Sole24Ore, però la terna commissariale non solo ritiene esaurito il proprio mandato, ma si dice anche convinto che un ulteriore allungamento dei tempi della vendita possa solo danneggiare la compagnia.
Possibile mini proroga
I commissari vogliono così un piano credibile che rilanci la compagnia e sono pronti a lasciare l’incarico. Eventuale proroga potrà esserci ma al massimo di 7-10 giorni, come confermano al quotidiano economico fonti legali coinvolte nel negoziato, e solo per affinare i dettagli. Da qui si apre ad una proroga sì ma in tempi stretti senza andare oltre la terza settimana di maggio per intenderci. Ferrovie dello Stato deve fare in fretta quindi e stringere il cerchio sulla cordata che deve formare insieme all’americana Delta Airlines e Mef: all’appello manca un socio che riveli il restante 30-35 per cento della compagnia. Defilata Atlantia, nelle ultime ore Repubblica aveva parlato di Riccardo Toto, figlio dell’ex patron di AirOne come l’uomo nuovo su cui starebbe puntando il vicepremier Luigi Di Maio. Una ipotesi che però anche all’interno dei Cinque stelle non è andata molto a genio tanto che lo stesso ministero dello sviluppo economico ha precisato: “Tutte le offerte, comprese quelle di alcuni concessionari autostradali di cui apprendiamo l’esistenza per ora solo a mezzo stampa non sono state ancora formalizzate. I presupposti, sono una presenza massiccia dello Stato nella newco come garanzia affinché il piano industriale sia coerente e competitivo”.
Le prossime 48 ore quindi al massimo 10 giorni potrebbero essere quelle decisive per chiudere la partita su Alitalia. Se l’offerta di Fs non si riuscirà a concretizzare, i commissari potrebbero rinunciare al loro mandato aprendo di fatto una possibile liquidazione coatta per l’ex compagnia di bandiera. Sullo sfondo la necessità di un piano industriale serio e affidabile che possa rilanciare Alitalia.