Investimenti: salgono solo quelli privati, 10,6 miliardi il gap con l’Europa
Gli investimenti in Italia crescono solo grazie alla componente privata. Conitnua invece inesorabile la discesa degli investimenti pubblici, in calo dal 2013 con la sola eccezione dell’anno 2017. Una tendenza che dovrebbe proseguire anche quest’anno, ponendo un freno alla crescita e allo sviluppo del paese. Già oggi l’Italia evidenzia un gap di 10,6 miliardi di euro con il resto d’Europa.
Secondo i dati raccolti da Confartigianato, nel 2018 gli investimenti sono cresciuti del 3,9% trainati dal +5,6% per le imprese, mentre nel settore pubblico diminuiscono del 4,3%. Sia gli investimenti totali che quelli privati segnano il quarto aumento consecutivo mentre quelli pubblici sono in calo dal 2013 con l’eccezione del rialzo osservato nel 2017. E ancora, l’analisi nel quinquennio 2013-2018 indica che gli investimenti privati sono saliti del 16,7% e all’opposto quelli pubblici sono diminuiti del 3,8%.
Nel confronto internazionale gli investimenti pubblici in Italia nel 2018 rappresentano il 2,1% del Pil, una quota inferiore di 0,6 punti rispetto alla media dell’Eurozona (2,7%) e che posiziona l’Italia al penultimo posto nella Ue davanti ad Irlanda e Portogallo (2%). Il gap di investimenti pubblici fissi lordi tra Italia e Eurozona vale 10,6 miliardi di euro.
La tendenza negativa dell’accumulazione di capitale pubblico potrebbe proseguire nel 2019. Si ricorda che, dopo l’accordo con la Commissione europea, la manovra di bilancio approvata a fine dicembre ha ridotto di 1 miliardo di euro la spesa per investimenti della PA e per contributi agli investimenti per quest’anno. “La scarsità degli investimenti pubblici – sottolinea Confartigianato – non consente di colmare l’ampio gap infrastrutturale dell’economia italiana e aggrava le condizioni di scarsa digitalizzazione della Pubblica amministrazione”.