Mercato immobiliare accelera, torna ai livelli di 8 anni fa
Il mattone italiano recupera terreno e torna a toccare i livelli di 8 anni. Un’accelerazione segnalata dall’Istat che presentando il rapporto trimestrale sul comparto immobiliare scrive:”Nel quarto trimestre 2018 l’indice destagionalizzato delle compravendite registra un’accelerazione della crescita del mercato immobiliare che, a livello nazionale, raggiunge i valori medi del 2010, trainate dalle transazioni rilevate nel Nord del Paese“. Nel dettaglio, nell’ultimo scorcio del 2018 l’indice ha mostrato una crescita del 4,7% rispetto al terzo trimestre (+4,4% per il settore abitativo e +10,5% per l’economico).
Stando alla fotografia scattata dall’Istat, l’incremento tendenziale osservato per l’abitativo interessa tutto il territorio nazionale con una maggiore crescita che riguarda soprattutto le Isole (+10,1%), il Nord-est (+9,9%), e il Centro (+9,7%). In aumento anche le compravendite a Nord-ovest (+7,4%) e nel Sud (+2,8%). La crescita riguarda tutte le tipologie di comuni (città metropolitane +8,1% e piccoli centri +7,6%).
Rispetto al quarto trimestre 2017 le transazioni immobiliari aumentano complessivamente del 7,6%, il livello di crescita più alto degli ultimi due anni. L’espansione riguarda sia il settore abitativo (+7,8%) sia l’economico (+4,6%). “Il 2018 nel suo complesso registra, rispetto all’anno precedente, una ripresa del 4,7% per il totale delle convenzioni di compravendita (+5,5% il settore abitativo e -5,8% l’economico) e del 3,6% per i mutui”, indica l’Istat.
Ma i prezzi sono ancora giù nel 2019 (l’analisi di Idealista)
E sul fronte prezzi cosa accade? Una risposta arriva dall’analisi di Idealista che segnala come i prezzi delle abitazioni usate in Italia siano ancora in calo. La contrazione, pari all’1,2%, porta il prezzo al metro quadro a una media di 1.733 euro. Il ribasso su base annua è del 3,6%. Prezzi che sono scesi nei primi tre mesi dell’anno in 13 regioni italiane: la Campania ha segnato la maggior flessione (-3,2%), seguita dalla Lombardia (-2,9%) e il Molise (-2,2%). In controtendenza il Friuli-Venezia Giulia con un prezzo di richiesta in aumento del 6,9%, davanti a Valle d’Aosta (2,9%) e Basilicata (1,5%).
“I dati confermano la lunga fase di contrazione dei prezzi in atto nel nostro Paese, anche se la domanda ha ripreso da tempo vigore e le erogazioni sono in crescita”, ha dichiarato Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi Idealista Italia, indicando che “tuttavia il sistema stenta a smaltire lo stock immobiliare invenduto” e che “nonostante il potenziale attrattivo della casa, indica che nei prossimi mesi la ripresa del mercato sul fronte dei prezzi sarà lenta”.