Ed è Foldgate: Samsung rinvia lancio Galaxy Fold, smartphone pieghevole da $2000 che si rompe dopo due giorni
Dopo le pessime recensioni che sono arrivate da più parti, la decisione non può sicuramente essere considerata uno shock: il colosso sudcoreano Samsung ha deciso di posticipare il lancio del suo Galaxy Fold, previsto per la giornata di venerdì 26 aprile. Il caso dello smartphone che costa ben 1980 dollari, presentato in pompa magna alla stampa, e ridicolizzato sui social dopo le testimonianze di chi lo ha visto rompersi in appena 48 ore, è stato intanto ribattezzato su Twitter #foldgate, e la rabbia dei clienti è tangibile.
Dal canto suo, con un comunicato diramato nella giornata di lunedì, Samsung ha annunciato che lo smartphone “necessita di ulteriori miglioramenti” prima di essere venduto ai clienti, aggiungendo che la nuova data del lancio del prodotto sarà resa nota “nelle prossime settimane”.
Fonti sentite dal Wall Street Journal hanno riferito che la data potrebbe essere posticipata almeno di un mese.
Così un utente su Twitter: “Ancora una volta Samsung si affretta a lanciare un prodotto sul mercato prima che sia pronto, e a pagare sono ancora i consumatori”.
Again #samsung rushing a product to market before its ready and consumers picking up the pain. Customers are not your quality assurance! Here comes… #foldgate #samsunggalaxyfold #galaxyfold https://t.co/hGXXdV8vTL
— nnnnneil (@nnnnneil) April 22, 2019
Bob O’Donnell, presidente, fondatore e responsabile analista presso Techanalysis Research, ha commentato intanto il Foldgate alla trasmissione del canale CNBC “Squawk Box”, focalizzandosi sulle conseguenze che il caso potrebbe avere sul marchio Samsung.
“E’ scontato, il marchio ne pagherà le conseguenze, ma non penso che verrà affossato del tutto. Non è come il problema delle batterie che hanno colpito il Note 7″. Detto questo, “il gruppo deve sistemare la faccenda”. Molti ricorderanno lo scandalo del 2016, targato anche in questo caso Samsung, quando il colosso degli smartphone fu costretto a richiamare i Galaxy Note 7 a causa del malfunzionamento delle batterie e di incidenti in cui gli smartphone andarono anche a fuoco.
*Anche O’Donnell ritiene tuttavia che la scelta di lanciare sul mercato il Galaxy Fold sia stata probabilmente “un po’ avventata”.
“Non sono certo che ci fosse tutto questo bisogno di avere fretta. Huawei ha per esempio annunciato un nuovo smartphone, che però non farà la sua apparizione sui mercati per molto tempo ancora”.
Il riferimento è al Mate X presentato dal colosso cinese in occasione del Mobile World Congress di Barcellona all’inizio dell’anno, il cui sbarco è previsto per la metà del 2019. E il cui prezzo è superiore anche a quello del Galaxy Fold, attorno ai 2.600 dollari.
Mate X sarà il primo smartphone pieghevole firmato Huawei, che ha smentito tra l’altro prontamente i rumor secondo cui anche il lancio del suo nuovo fiore all’occhiello verrà rinviato.
Tornando al Foldgate, O’Donnell ha aggiunto che è parecchio tempo che Samsung sta lavorando alle tecnologie necessarie per la realizzazione degli smartphone pieghevoli. Anche con il ritardo, dunque, a suo avviso il danno di immagine può essere riparato.
“Ricordatevi che sono anni e anni che Samsung sta lavorando a questa tecnologia per gli schemi. Non si tratta di qualcosa che hanno appena inventato. Ora si tratta di ripresentare il prodotto in modo appropriato. Ci sono alcune cose su cui devono lavorare, ma si tratta di qualcosa di relativamente minimo”.
Detto questo, l’industria degli smartphone non sta certo vivendo un buon momento, se si considera che la società di ricerca di mercato International Data Corporation ha reso notoche il 2019 si confermerà il terzo anno consecutivo in cui la consegna degli smartphone riporterà una flessione, con i volumi globali attesi in calo dello 0,8%.
Tra le motivazioni, anche la scelta deglii utenti di conservare più a lungo i propri smartphone. La smania di cambiare il proprio telefonino, insomma, avrebbe rallentato decisamente il passo. Interpellato dalla Cnbc Patrick Moorhead, responsabile analista presso Moor Insights & Strategy, ha ammesso che “i numeri relativi alle vendite di smartphone sono in calo” e che a questo punto, “l’industria ha bisogno di un vero vincitore”.
Da segnalare che il Foldgate è esploso qualche giorno fa, quando diversi esperti che lo hanno provato hanno riportato che lo smartphone si è rotto dopo essere stato utilizzato per appena uno o due giorni.
In particolare, una divisione della Cnbc preposta a fare una review dello smartphone pieghevole ha reso noto che il Galaxy Fold è diventato completamente inutilizzabile dopo due giorni.
Anche Mark Gurman di Bloomberg ha scritto su Twitter che la nuova scommessa del gigante sudcoreano si è rotta in appena due giorni, sottolineando comunque che il guasto è avvenuto dopo la rimozione del film protettivo dello schermo (tant’è che su Twitter è nato anche l’hashtag #peelgate)
Samsung aveva commentato le recensioni con un comunicato con cui ave*va reso noto di aver messo a disposizione di alcuni media campioni del suo Galaxy Fold, affinché lo recensissero. Il colosso aveva precisato inoltre che “il display principale del Galaxy Fold presenta uno strato protettivo, che fa parte della struttura dello schermo, concepito per proteggere lo schermo da graffi non intenzionali. Rimuovere questo strato protettivo o aggiungere adesivi al display principale potrebbe provocare danni. Ci assicureremo che questa informazione verrà fornita in modo chiaro ai nostri clienti”. C’è da dire, tuttavia, che la divisione preposta alle recensioni di Cnbc non aveva rimosso lo strato protettivo, e nonostante ciò aveva riportato che lo schermo non era riuscito a funzionare comunque in modo appropriato.