Lusso: è la Francia la regina dei ricavi. Luxottica unica italiana nella top ten
Tra le top 100 aziende di lusso nel mondo una su quattro è italiana. Questo quanto emerge dalla sesta edizione del Global powers of luxury goods, lo studio annuale di Deloitte, che tra i nomi del made in Italy nel settore lusso vede spiccare Luxottica, Prada, Armani e Moncler ma sono i francesi i vincenti con il colossodi Bernard Arnaut, Lvmh e i suoi 28 miliardi di dollari di fatturato.
La consueta ricerca di Deloitte ha dimostrato come i 100 più grandi gruppi di beni di lusso al mondo hanno generato vendite per 247 miliardi di dollari durante l’esercizio 2017, con una media di 2,47 miliardi di dollari per società. Quest’anno si sente in maniera più massiccia la presenza dei Paesi asiatici con ben sei aziende della regione Asia-Pacific presenti nella classifica delle 20 fastest growing, e complessivamente 20 nella top 100, prevalentemente appartenenti al settore gioielleria. “Per il terzo anno consecutivo, il mercato del lusso continua a registrare una crescita positiva nonostante le sfide poste dall’economia globale” ha affermato Patrizia Arienti, Deloitte Emea fashion & luxury leader. “La decelerazione economica che ha avuto luogo nei principali mercati, tra cui la Cina e l’Eurozona, non ha infatti intaccato la domanda per i beni di lusso, che si prevede continuerà a crescere anche in futuro”.
In Francia vendite al top: primo Lvmh
E’ la Francia la migliore della classifica di Deloitte per aver conseguito la migliore crescita nelle vendite di prodotti di lusso nel 2017, pari a 18,7%. Nel complesso, il peso delle sette società francesi rappresenta il 23,5% del totale delle vendite di beni di lusso del ranking: sul podio Lvmh con 28 miliardi di dollari di fatturato, seconda Estee Lauder (13,7) e terza Richemont (12,8). Al quarto posto sale Kering (12,2) che supera Luxottica (10,3), primo tra i brand italiani. Quest’anno nella top ten delle migliori aziende di moda per la prima volta entra la maison Chanel, che si piazza direttamente al sesto posto.
In merito alle categorie di prodotto delle 100 aziende analizzate da Deloitte, il 2017 è stato come un anno più che positivo per tutti i settori con la cosmetica che registra la crescita più alta (16,1%), seguito da gioielleria e orologi (9,7%), abbigliamento e calzature (3,2%) e dal settore delle borse e degli accessori (1.5%).
Italia: ricavi in calo di due punti percentuali
Guardando all’Italia, complessivamente, i nomi italiani della top 100 realizzano il 14% dei ricavi totali globali, in calo di due punti percentuali rispetto all’edizione precedente del report di Deloitte. Il primo brand italiano per fatturato, nonché unica società italiana presente in top ten è Luxottica, che scende al quinto posto scalzato dal francese Kering, è anche quest’anno. Tra le gli altri nomi troviamo Prada al 21esimo posto, Giorgio Armani al 26esimo. Bene anche Moncler (44esima) che risulta la società meglio performante tra quelle italiane, mentre Furla (61esima) ha registrato il tasso di crescita di vendite più alto (+18,7%).