Brexit: tutto rimandato a fine ottobre. “Incertezza pesa su imprese, investimenti e crescita” (analisti)
Nel processo Brexit tutto è stato rimandato di sei mesi, con il termine per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea previsto ora per fine ottobre. “In teoria, questo dovrebbe dare al Regno Unito abbastanza tempo per riorientare la sua strategia per la Brexit e raggiungere una soluzione – spiega Silvia Dall’Angelo, senior economist di Hermes Investment Management -. In pratica, non è chiaro se l’estensione cambierà le posizioni consolidate del governo e dei parlamentari. Il rischio è che un minore senso di urgenza porti ad una situazione di stallo nelle settimane e nei mesi a venire”.
Dall’Angelo sottolinea che l’estensione non fornisce alcuna chiarezza sugli scenari della Brexit per il futuro. Per il momento, l’unica certezza è che l’estensione significa più incertezza per un periodo più lungo. “Ciò – conclude l’esperta – continuerà a pesare sulle decisioni delle imprese – in particolare sugli investimenti – che a loro volta si tradurranno in una crescita economica lenta e scarse prospettive di una produttività già depressa”.