Italia, PIL primo trimestre visto leggermente positivo con rischio di correzioni al ribasso (analisti)
Per il primo trimestre gli esperti di ING prevedono una crescita dello 0,2% T/T del PIL italiano, con rischi significativi di una sorpresa negativa se gli squilibri sul fronte dei prezzi dovessero persistere nel corso del trimestre.
L’eventuale rallentamento della crescita, paventato dal report della banca, potrebbe maturare sia a causa dell’aumento dei prezzi energetici e sia per la contrazione dell’industria tra dicembre e gennaio.
Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING, nel commentare i dati Istat di dicembre sulla produzione industriale italiana evidenzia come, nonostante la contrazione mensile, a dicembre il livello della produzione era del 2% al di sopra dell’ultimo dato pre-pandemico, quello di febbraio 2020. In media d’anno, nel corso del 2021 la produzione è cresciuta dell’11,8% (si era contratta dell’11,4% nel 2020). “Dopo una chiusura d’anno debole – prosegue Pizzoli – le prospettive per l’inizio del 2022 non sono incoraggianti. L’indagine trimestrale dell’Istat sui vincoli alla produzione segnalava che le imprese indicavano nella insufficiente capacità produttiva il vincolo più stringente, ma che anche la scarsa disponibilità di manodopera rappresentava un vincolo crescente alla produzione. Più recentemente, i dati della fiducia delle imprese hanno evidenziato un deterioramento in atto”.