Gig economy: in arrivo le nuove regole europee per dare maggiori tutele e diritti ai lavoratori
Maggiori tutele e diritti ai lavoratori della cosiddetta Gig Economy, l’economia dei lavoretti. A Bruxelles è stato raggiunto un accordo provvisorio sui diritti minimi da garantire ai dipendenti di quelle imprese nate con l’epoca digitale e che spesso godono di contratti atipici o prestano servizio per lavori non standardizzati, come i fattorini delle consegne a domicilio per Glovo, Foodora, Deliveroo o gli autisti di Uber. Si tratta di 200 milioni di lavoratori nell’Ue. Scopo delle nuove regole è garantire nuovi diritti per i lavoratori più vulnerabili. L’accordo dovrà essere adottato dal Parlamento europeo per poi passare sul tavolo dei ministri dell’Ue.
Cosa prevedono le nuove regole europee?
Con le nuove norme si garantisce protezione per i lavoratori, assicurando loro condizioni di lavoro più trasparenti e prevedibili, come la lunghezza del periodo di prova, le ore di lavoro e la gratuità dei corsi di formazione obbligatori. Le regole prevedono che i datori di lavoro non possano impedire ai dipendenti di assumere altri impieghi al di fuori del tempo di lavoro. Viene introdotto inoltre, per tutti i nuovi impiegati, il diritto a ricevere entro una settimana tutte le informazioni chiave sulle responsabilità in materia di condizioni di lavoro.
Le nuove norme si applicheranno ai lavoratori che prestano servizio per un certo periodo di tempo per e sotto la direzione di un’altra persona in cambio di remunerazione e a chiunque lavori in media tre ore a settimana e dodici ore in quattro settimane. Ciò significa che anche i lavoratori domestici, su richiesta, intermittenti, basati su voucher e piattaforme, tirocinanti e apprendisti, potranno godere delle nuove norme. I lavoratori puramente autonomi sarebbero invece esclusi dalle nuove norme.
Cosa è la Gig Economy
E’ una espressione inglese il cui significato si intuisce scomponendola: Gig è il lavoro temporaneo, il cosiddetto lavoretto, ed Economy è l’economia. Tradotto, quindi, è l’economia dei lavoretti da tempo libero. I cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro, per esempio la crescente digitalizzazione e la nascita di nuovi modelli di impresa in cui le posizioni a tempo determinato sono comuni e le organizzazioni stipulano contratti con lavoratori autonomi per assunzioni a breve termine, hanno portato alla progressiva comparsa di lavori atipici. Nel 2016 un quarto dei contratti di lavoro ricadeva in una forma di lavoro atipica.