Emissioni auto, FT: acquistando i crediti green da Tesla, Fca eviterà maxi multe
Fca chiede aiuto alla californiana Tesla per rispettare i limiti europei sulle emissioni di Co2 previste nell’Unione europea dal prossimo anno ed evitare di pagare multe salate. Così il Financial Times riporta la notizia per cui la casa automobilistica italo-americana pagherà centinaia di milioni di euro alla società guidata da Elon Musk per calcolare i veicoli elettrici del produttore americano nella propria flotta e rispettare così i parametri Ue in fatto di emissioni.
Emissioni: dal 2020 nuovo limite in Ue
Un accordo che deriva dall’entrata in vigore nel 2020 di nuove regole in Ue che prevedono per le auto nuove un limite di 95 grammi di emissioni di CO2 per chilometro, ben più stringenti rispetto ai 130 grammi per chilometro fissati nel 2015. Per le aziende che ritengono di non essere in grado di rispettare i limiti nell’immediato esiste un sistema autorizzato da Bruxelles, il cosiddetto “pool” e che ha messo in pratica proprio Fca. In sostanza il sistema consente alle case automobilistiche che non riescono a rispettare i parametri con le proprie forze di acquistare crediti da altre case automobilistiche o da altri brand dello stesso gruppo per compensare le proprie emissioni, dando vita ai cosiddetti pool. Sommando le emissioni di tutti gli attori coinvolti nel pool, si riesce a registrare una media che si colloca al di sotto del parametro fissato evitando così di incorrere nelle sanzioni.
Il sistema “pool”: come funziona
Il sistema dei pool ricorda quello dei certificati verdi delle aziende produttrici di energia e in ambito automobilistico in epoca passata intese del genere sono state siglate essenzialmente tra i vari brand di un singolo gruppo, come Bmw con Rolls Royce o Volkswagen con i molti marchi che possiede Audi, Bugatti, Seat, Skoda. Oggi esistono anche i pool aperti tra case che si fanno concorrenza, come nel 2018 quello tra Toyota e Mazda e ora quello formato da Fca e Tesla.
Il “pool” di cui parla il quotidiano britannico riguarda Fca Italy, Fca Us, Alfa Romeo e, appunto, Tesla e porta la data 2019. In una nota, Fca precisa che “il senso del mercato dei crediti di CO2 è quello di sfruttare i modi più convenienti che portano all’abbassamento delle emissioni complessive di gas serra”. “Il pool di acquisti – aggiunge il comunicato – offre la possibilità per fornire prodotti che i nostri clienti sono disposti ad acquistare, gestendo allo stesso tempo la conformità con l’approccio a costi più bassi”. Dal canto suo però Fca dovrà far fronte a un esborso di centinaia di milioni di dollari da elargire a Tesla, un accordo che arriva in un momento non certo felice per la società di Musk e che grazie proprio alla vendita di crediti green nel 2018, ha guadagnato 103,4 milioni di dollari.