Banco Bpm convince mercato con conti 2021 e sorpresa dividendo. A.d. Castagna archivia capitolo M&A
Banco Bpm manda in archivio il 2021 con risultati migliori delle attese del mercato e della guidance fornita dall’istituto guidato da Giuseppe Castagna. Nel dettaglio, la banca di Piazza Meda ha terminato l’esercizio 2021 con un utile netto rettificato, ovvero al netto delle poste non ricorrenti, in crescita a 710 milioni di euro contro i 330 milioni nel 2020. Si tratta del “miglior risultato dalla nascita del gruppo Banco Bpm”, precisa una nota della società. L’utile netto del gruppo bancario si è attestato a 569 milioni su base stated, in crescita del 10% rispetto alla guidance. Nel periodo in esame i proventi operativi sono cresciuti a 4.511 milioni (+8,6% a/a), il risultato della gestione operativa a .995 milioni (+15,9% a/a) e il cost/income è pari al 55,8% (58,5% nel 2020).
Sorpresa dividendo
Indicazioni positive sul fronte cedola. Il consiglio di amministrazione di Banco Bpm ha deciso di proporre alla prossima assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo in contanti di 0,19 euro per azione per una distribuzione complessiva di 287,9 milioni. Tale distribuzione, se approvata dall’assemblea, avverrà il prossimo 21 aprile (payment date) con data di stacco cedola il 19 aprile 2022 (ex date) e record date il 20 aprile 2022. L’assegnazione sarà soggetta al regime fiscale ordinario della distribuzione di dividendi. “Gli eccellenti risultati consentono di formulare la proposta di distribuzione di un dividendo pari a 19 centesimi per azione con un payout del 50%, superiore rispetto agli obiettivi previsti dal piano strategico, e un dividend yield del 6,8%”, sottolinea l’istituto.
Avanti con strategia di derisking
Per quanto riguarda i crediti deteriorati, continua la strategia di derisking della capogruppo che ha consentito una riduzione delle sofferenze lorde a 2,2 miliardi di euro rispetto a 3,6 miliardi al 31 dicembre 2020 (-38,8%) ed una riduzione degli Npl complessivi a 6,4 miliardi rispetto a 8,6 miliardi del 2020 (-25,7%) con un calo dell’Npe ratio lordo dal 7,5% al 5,6% (che scende al 4,3% calcolato secondo la metodologia Eba). “Tali indicatori sono attesi ancora in miglioramento nel 2022 grazie ad un’ulteriore attività di derisking prevista per un target di circa 1 miliardo – precisa la società -. Considerando anche questa ulteriore cessione l’NPE ratio si attesterebbe al 4,8%”. Il gruppo a fine 2021 ha mostrato un Cet1 ratio phased-in al 14,7%.
Capitolo M&A: Castagna non vede opportunità per altre fusioni
Nel corso della conference call di presentazione dei conti 2021, Castagna ha indicato di non vedere opportunità (per Banco Bpm) per altre fusioni. “Siamo concentrati nel realizzare buoni risultati e sostenere il prezzo delle nostre azioni – ha aggiunto il manager -. Un anno fa eravamo molto attivi sull’M&A, mentre oggi siamo concentrati sul piano.
Titolo corre oltre soglia 3 euro in Borsa, Equita alza asticella tp
Numeri e indicazioni apprezzate dal mercato, con il titolo Banco Bpm che schizza in vetta al Ftse MIb e si mantiene sopra la soglia dei 3 euro. L’azione al momento sta salendo di quasi il 6% a 3,164 euro (massimo intrady toccato oggi a quota 3,193 euro).
“Confermiamo la view positiva su Banco Bpm”, commentano gli analisti di Equita che dopo la pubblicazione dei conti hanno mantenuto la raccomandazione buy e hanno rivisto al rialzo del 6% a 3,7 euro il target price. “Il titolo tratta a sconto rispetto alla media di settore, non incorporando l`accelerazione della performance operativa e la solida posizione patrimoniale che garantisce al management un possibile aumento della remunerazione agli azionisti nell’arco di piano”, aggiungono gli esperti della sim.