Quota 100, partono i pagamenti mentre arriva l’alert dell’Ocse: “Fate marcia indietro”
Mentre scatta oggi, lunedì 1° aprile 2019, il pagamento di quota 100 per i primi beneficiari, sulla misura previdenziale del governo giallo-verde pesa la sonora bocciatura dell’Ocse. Nel Rapporto economico sull’Italia, il “Survey Italia 2019” presentato a Roma dal segretario generale, Angel Gurria, alla presenza del ministro dell’Economia Giovanni Tria si delinea un quadro della situazione italiana non certo positivo con il PIL in calo di circa lo 0,2% quest’anno e dello 0,5% nel 2020. Secondo l’Ocse il PIL pro capite è sostanzialmente allo stesso livello di 20 anni fa e la povertà rimane alta, specialmente tra i giovani. Così campanello d’allarme è sul debito pubblico che in percentuale del PIL rimane elevato, al 134%.
Ocse: “Quota 100 da eliminare”
Per una crescita più forte, migliori opportunità di lavoro e riduzione del debito pubblico occorre un programma completo di riforme di ampio respiro, dice l’Ocse che si sofferma ad analizzare le misure cardine introdotte dal governo giallo-verde, reddito di cittadinanza da una parte e quota 100 dall’altra.
La legge di bilancio del 2019 mira ad aiutare i poveri attraverso il Reddito di cittadinanza, ma avverte l’istituto sarà importante non indebolire gli incentivi al lavoro in modo da evitare le trappole della povertà. Il reddito di cittadinanza in sostanza secondo l’Ocse rischia di incoraggiare l’occupazione informale e di creare trappole della povertà. Ma è su quota 100 che il giudizio dell’Ocse è più negativo. La riduzione dell’età pensionabile a 62 con almeno 38 anni di contributi con quota 100, sebbene sia temporanea, potrebbe abbassare la crescita economica a medio termine riducendo il lavoro tra le persone anziane e peggiorando la disuguaglianza intergenerazionale. Da qui Gurria ha invitato il governo a fare una marcia indietro sul regime di pensionamento anticipato introdotto con Quota 100, “ il che consentirebbe di liberare risorse per 40 miliardi di euro da qui al 2025, ha sostenuto il numero uno dell’Ocse.
Di Maio: “Politiche di austerity? Le facessero a casa loro”
Non le mando certo a dire il vicepremier Luigi Di Maio che su Facebook commenta così le dichiarazioni dell’Ocse sull’operato del governo. “Rispetto l’opinione di tutti, ma quando non perdi occasione per sparare contro il mio Paese e contro gli italiani no, mi dispiace, ma questo non lo accetto” ha scritto il ministro. “Andiamo avanti così, con lo scopo di restituire dignità ai cittadini. Qualcuno seduto su una scrivania lontano migliaia di chilometri crede che l’Italia per ripartire debba attuare politiche di austerity? Bene, le facessero a casa loro. I nostri prossimi passi sono un abbassamento del carico fiscale alle imprese e un grande aiuto alle famiglie. No intromissioni, grazie. Sappiamo quello che stiamo facendo!” ha concluso Di Maio.
Quota 100: oggi i primi pagamenti
Il rapporto dell’Ocse sull’Italia e su quota 100 in particolare arriva proprio oggi, lunedì 1° aprile, quando entrano in pagamento le prime pensioni dei beneficiari della pensione anticipata. Ben 26.831 i neo-pensionati che potranno contare su un assegno piuttosto consistente rispetto alla media, visto che nel 45% dei casi – come riporta Il Sole 24 Ore – gli importi oscillano tra i mille e 1.500 euro lordi, mentre il 34% si colloca addirittura nella fascia tra i 1.500 e i 3mila euro. La prossima ondata di pagamenti saranno una entro la prima decade del mese, la seconda tra il 20 e il 29. Chi sono i pionieri di quota 100? Per lo più uomini, lavoratori del Nord Italia, residente in Lombardia ( 3.844 uscite dal lavoro contro le 2.566 del Lazio).