Da partecipate una maxi cedola allo Stato: 2,46 miliardi, Cdp in prima linea. Regalo anche da Bankitalia
“C’è un universo che continua a crescere e a elargire dividendi in aumento ai propri azionisti nonostante il fatto che l’Italia sia entrata in recessione. Sono le grandi società a partecipazione pubblica, quotate e non quotate, come Cassa depositi e prestiti, Ferrovie dello Stato, Enel (di cui lo Stato possiede il 23,6%), Eni (4,34% la quota del Mef), Enav (53,73% la quota pubblica), Poste Italiane controllata dal Mef con il 29,26 del capitale, Leonardo – Finmeccanica (partecipata al 30,2% dallo Stato)”. E’ quanto scrive oggi il Sole 24 Ore, parlando di una supercedola da ben 2,46 miliardi che lo Stato è pronto a incassare grazie alle partecipazioni che il Tesoro detiene nelle società di cui sopra.
La cedola maxi in assoluto arriverà da Cassa depositi e prestiti (che raccoglie sotto il suo controllo Snam, Terna, il 25,76% di Eni, il 35% di Poste, Fincantieri, Italgas), che verserà alle casse dello Stato 1,265 miliardi di euro; seconda partecipata che renderà di più in termini di cedola sarà Enel: in arrivo un dividendo da 671 milioni. Complessivamente, il bottino sarà appunto di 2,46 miliardi, +10% rispetto ai 2,19 miliardi dello scorso anno.
D’altronde, ricorda il Sole 24 Ore, “tutte le società hanno presentato risultati in miglioramento, alcune addirittura numeri record. Hanno inoltre confermato i target di crescita per il 2019 con una previsione nella gran parte dei casi di un aumento delle remunerazioni per gli azionisti”. Riguardo alle altre partecipate, il Mef riceverà da Poste italiane una cedola di 168 milioni; 131 milioni è il dividendo che il ministero del Tesoro otterrà da Eni.
Tornando al maggior contributore a favore dello Stato, ovvero alla Cassa depositi e prestiti, il Sole 24 Ore fa il punto della situazione sottolineando che, nel corso del 2018, la Cdp ha “mobilitato più risorse” a favore dell’economia italiana: la cifra è di 36 miliardi di euro, in rialzo del 6,9% che, per via dell’effetto leva su investitorei privati e altre istituzioni territoriali, hanno attivato nel complesso 63 miliardi di investimenti), tra sostegno alle imprese (30,2 miliardi), supporto a government, Pa e infrastrutture (5,5 miliardi) e al real estate (300 milioni).
Ma a fare da assist alle casse dello Stato è anche Bankitalia: da Palazzo Koch allo Stato dopo il dividendo ai Partecipanti di 340 milioni, vanno 5,71 miliardi, ossia un ammontare superiore di 2,344 miliardi rispetto all’anno precedente.