Evans (FED Chicago) minimizza i rischi di recessione per l’economia americana
Dopo il venerdì nero di Wall Street, il 22 marzo scorso, quando i principali indici azionari hanno registrato le peggiori perdite dall’inizio dell’anno e per la prima volta dal 2007 la curva dei rendimenti dei Treasury si inverte e gira in negativo, mette una pezza il presidente della Riserva federale di Chicago Charles Evans.
Da Hong Kong, il numero uno della banca centrale di Chicago sottolinea sì che l’economia degli Stati Uniti sta mostrando segni di rallentamento, ma non vi è alcun motivo per gridare al panico su una potenziale recessione. Evans vede l’economia rallentare ad un ritmo di crescita compresa tra l’1,7% e il 2% dallo scorso anno 3,1% ma in generale l’economia degli Stati Uniti versa ancora in buone condizioni di salute. “Ogni volta che la curva dei rendimenti diventa piatta, vediamo una crescita in decelerazione e, come ho detto, stimo una crescita di quasi il 2% quest’anno. Sembra un pò basso, ma in realtà è relativo ad un trend di uno-tre trimestri. È un buon tasso di crescita” ha continuato Evans. Per quanto riguarda i cambiamenti del tasso di interesse, il governatore della Fed di Chicago ha sottolineato che si aspetta un cambiamento nella seconda metà del prossimo anno. “Penso che sia un buon momento per fermarsi, guardare e vedere come stanno andando le cose e essere cauti”, ha detto Evans, aggiungendo che al momento, la politica monetaria della Fed non è né accomodante né restrittiva.